“Ho ucciso anche un’altra donna”. Denisa, l’orribile confessione del killer: era scomparsa da mesi

Una vicenda di inaudita violenza scuote la comunità locale e la comunità romena: Maria Denisa Paun, conosciuta anche come Denisa Adas, è stata trovata morta nella notte tra il 15 e il 16 maggio, poche ore dopo la sua scomparsa. La giovane donna, di 28 anni, è stata brutalmente uccisa e il suo corpo smembrato in un delitto che ha lasciato sgomenti tutti.

L’autore dell’omicidio è Vasile Frumuzache, 32 anni, anche lui romeno e residente a Monsummano Terme (Pistoia), impiegato come guardia giurata. L’uomo ha confessato di aver strangolato, decapitato e occultato il corpo della vittima, trasportandolo in una valigia fino a un’area isolata di campagna, dove l’ha abbandonato tra i rovi. Durante l’interrogatorio con i carabinieri e il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, Frumuzache ha dichiarato: «Mi ha ricattato, e l’ho uccisa. Ho fatto tutto da solo».

Il delitto sarebbe avvenuto dopo un rapporto sessuale a pagamento nella stanza del residence in cui Denisa soggiornava a Prato. Dopo aver commesso l’omicidio, l’uomo avrebbe cercato di cancellare ogni traccia, occultando il cadavere e distruggendo parte dei resti. Dalle indagini è emerso un quadro inquietante: un anno fa, Frumuzache avrebbe già ucciso un’altra donna, una giovane scomparsa anch’essa in circostanze misteriose.

Le forze dell’ordine hanno rinvenuto, durante un’ispezione presso l’abitazione dell’uomo, la testa carbonizzata di Denisa, e hanno scoperto un’auto compatibile con quella di Ana Maria Andrei, un’altra giovane scomparsa nei mesi scorsi, anch’ella escort. Frumuzache ha confessato di averla accoltellata e di aver abbandonato il corpo nello stesso campo dove è stata trovata Denisa, aggiungendo che la donna aveva tentato di scappare prima di essere uccisa.

Un dettaglio agghiacciante emerge anche dal passato dell’uomo: un meme pubblicato nel 2018 su WhatsApp recitava “Quando entra su WhatsApp e non visualizza la chat, e inizi a pianificare un omicidio”, un presagio macabro che oggi assume un significato inquietante.

Il corpo di Denisa è stato trovato decapitato, inserito in un sacco di plastica e poi nascosto in una valigia nera, che l’uomo ha caricato in auto e abbandonato in campagna. Frumuzache ha spiegato di aver bruciato la testa e la valigia nel giardino di casa, utilizzando benzina e legna per accelerare la combustione. Le analisi forensi sui luoghi indicati stanno confermando i sospetti degli investigatori.

L’uomo, difeso dall’avvocato Diego Capano, è stato arrestato con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio di questa vicenda atroce, che ha sconvolto la comunità e la famiglia della vittima.