Hacker russi hanno cercato di attaccare reti Nato. “Da aprile a giugno la Russia arruolerà 134mila persone”

La 36esima giornata di guerra in Ucraina inizia nel segno delle contraddizioni. Dopo gli spiragli di pace di martedì, dai negoziati di Istanbul, nelle ultime ore sono tornati tutti i nodi al pettine. Mosca assicura che la questione Donbass Crimea “è chiusa”, Kiev ribatte che non ci sarà alcuna cessione di sovranità. Come dire: tutto da rifare. Sul campo, però, si registra qualche “alleggerimento”. I russi annunciano il cessate il fuoco a Mariupol, e ci sarebbe un parziale ritiro delle truppe da Chernobyl. Il clima è sempre di attesa di qualcosa che possa davvero sbloccare l’impasse diplomatica. Difficile che arrivi domani, 1 aprile, quando Russia e Ucraina riprenderanno i colloqui di pace.

Ore 11.52  Croce rossa pronta a guidare evacuazione civili da Mariupol
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) si è detto disponibile a facilitare l’evacuazione sicura dei civili da Mariupol, a condizione che le parti concordino le rotte, i tempi e la durata dell’operazione. Il Cicr ha spiegato che i rappresentanti del comitato sono attualmente “in viaggio” per “essere pronti a facilitare l’uscita sicura dei civili da Mariupol”. “Per motivi logistici e di sicurezza, saremo pronti a condurre un’operazione di uscita sicura domani, venerdì, a condizione che tutte le parti concordino condizioni precise, comprese le strade, l’ora di inizio e la durata dell’evacuazione”, ha detto la Croce Rossa

Ore 11.44 Gazprom, gas continua a fluire ma attendiamo pagamento in rubli
Mentre il mondo si chiede se la Russia stia per bloccare il suo flusso di petrolio e gas verso l’Occidente come reazione alle sanzioni e alla richiesta del Cremlino che i pagamenti siano in rubli da ora in poi, la Russia ha annunciato oggi che il gas viene ancora inviato. Circa 109,5 milioni di metri cubi di gas dovrebbero transitare attraverso l’Ucraina, ha detto il portavoce di Gazprom Sergei Kupriyanov, nei commenti riportati dall’agenzia di stampa Interfax. La richiesta del presidente russo Vladimir Putin che i pagamenti inizino ad arrivare in rubli è vista come un tentativo di sostenere la domanda della valuta. Finora, i paesi occidentali hanno detto che non accetteranno le richieste di pagamento. La scadenza per i pagamenti in rubli è stata fissata per giovedì. Putin incontrerà Gazprom e i funzionari della banca centrale giovedì per discutere i prossimi passi.

Ore 11.41 Zelensky, guerra sta diventando routine per mondo
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, parlando al Parlamento dell’Olanda, ha detto che la guerra in Ucraina sta diventando una routine per il mondo. “36 giorni. Questo è da quanto il nostro stato e il nostro popolo stanno combattendo contro l’esercito, che è stato definito il più forte del mondo. La Russia si sta preparando a combattere contro di noi da decenni”, “non importa quanto possa sembrare spaventoso, ma le persone stanno già iniziando ad abituarsi”, ha detto Zelensky. “I rapporti quotidiani sul numero di case distrutte, città bombardate, comunità non causano più emozioni. Per molti altri, la guerra in Ucraina sta diventando una routine. Purtroppo. Ma è vero: routine. Ma non per coloro le cui vite sono minacciate ogni minuto”, ha aggiunto Zelensky.

Ore 11.28 Google, hacker russi hanno cercato di attaccare reti Nato
Secondo un rapporto del Threat Analysis Group di Google, hacker russi hanno cercato di penetrare nelle reti della Nato e delle forze armate di alcuni paesi dell’Europa orientale. Google ha affermato che gli attacchi informatici sono stati lanciati da un gruppo con sede in Russia chiamato Coldriver o Callisto. Il rapporto non specifica quali forze armate siano state prese di mira.

Ore 11.24 Zelensky chiede ad Australia più aiuti e sanzioni contro Mosca
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto ai parlamentari australiani più aiuti, in termini sia di sanzioni che di equipaggiamento militare, nella guerra contro la Russia. “Abbiamo bisogno di più sanzioni contro la Russia, sanzioni potenti finché non smetteranno di ricattare altri paesi con i loro missili nucleari”, ha detto Zelensky al Parlamento. Il leader ha poi chiesto specificamente veicoli blindati a quattro ruote motrici Bushmaster di fabbricazione australiana. “Avete ottimi veicoli Bushmasters che potrebbero aiutare sostanzialmente Kiev, e altro equipaggiamento”, ha detto Zelensky, che ha poi chiesto di bandire le navi russe dai porti internazionali. I legislatori australiani hanno riservato a Zelensky una standing ovation all’inizio e alla fine del suo discorso di 16 minuti.

Ore 11.18: “A Luhansk aumentati i bombardamenti”
Sono aumentati, da questa mattina, i bombardamenti nell’est dell’Ucraina. Lo denuncia il capo dell’amministrazione militare della regione di LuhanskSerhiy Haidai, confermando le intenzioni delle autorità russe di concentrare gli sforzi militari sul Donbass. “Vediamo chiaramente che sta iniziando ora il trasferimento di tecnologia militare nella nostra direzione”, ha affermato Haidai in un commento televisivo. “Mentre l’equipaggiamento e il personale vengono consegnati, i nostri nemici ci stanno semplicemente colpendo di più e più forte. Qui vengono usati tutti i mezzi: aerei, artiglieria, armi di grosso calibro, mortai. Tutti gli insediamenti vengono bombardati”, ha detto.

Ore 11.18: Biden, rilascio di un milione di barili di petrolio al giorno
Joe Biden oggi annuncerà un ingente rilascio sul mercato delle riserve strategiche di petrolio per contrastare il rialzo dei prezzi della benzina. Secondo quanto riferiscono due fonti al Washington Post, il piano della Casa Bianca prevede che vengano immessi sul mercato 1 milione di barili al giorno della Strategic Petroleum Reserve, che ammonta al momento a 570 milioni di barili di greggio. La misura dovrebbe andare avanti per diversi mesi, anticipano ancora le fonti. La mossa rientra nei tentativi della Casa Bianca di rispondere al rialzo dei prezzi energetici, peggiorato nettamente dopo l’invasione russa dell’Ucraina. L’aumento del prezzo della benzina viene indicato da tutti i sondaggi come la principale preoccupazione degli americani che ora devono pagare 4,24 dollari per un gallone (oltre 4 litri) di benzina, contro i 3,60 di un mese fa e i 2,90 dello scorso anno. Gli Stati Uniti hanno coordinato la mossa con l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea) ed hanno informato gli alleati e partner. Un rilascio delle riserve petrolifere così ingente appare “senza precedenti per portata e durata”, afferma Bob McNally, presidente di Rapidan Energy Group, sottolineando che sarà cruciale vedere se europei e giapponesi seguiranno l’esempio degli Usa.

Ore 10.50: Cavusoglu, “possibile visita di Putin ad Ankara”
Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha fatto sapere che il presidente russo Vladimir Putin potrebbe recarsi in Turchia, nell’ambito dei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. “La delegazione russa ha detto che potrebbe venire con il presidente Putin, dopo che gli ucraini hanno messo per iscritto la propria proposta. Ci stiamo muovendo in questo modo, in base alle intese raggiunte man mano dalle delegazioni. Non posso dare una data certa, ma in una o due settimane potrà esserci un altro vertice di alto livello. Su istruzione del presidente Erdogan, io sono i contatto e ho fatto visita ai miei due colleghi ministeri degli Esteri. Ora aspettiamo Putin in Turchia, è possibile ma non posso dare date. La priorità ora è’ un cessate il fuoco che tenga, perché le bombe continuano a cadere”, ha detto Cavusoglu.

Ore 9.54: “Dall’1 aprile al 15 giugno Russia arruola 134mila persone”  
Dal prossimo primo aprile al 15 giugno in Russia verranno arruolate 134mila persone. “Una normale prassi annuale – secondo il Ministero della Difesa, come riportato dal giornale locale Ria-Melitopol – non collegata in alcun modo alla guerra contro l’Ucraina”.

Ore 9.20: “La Russia usa il ricatto della minaccia nucleare”
“Un Paese che usa il ricatto nucleare dovrebbe ricevere sanzioni che mostrano quanto questo ricatto sia distruttivo per chi lo fa”. Lo ha detto Volodymyr Zelensky nel discorso che ha fatto in video collegamento al Parlamento australiano in cui di nuovo ha lanciato l’allarme sulla minaccia nucleare da parte della Russia, una minaccia che coinvolge non solo l’Ucraina. “Nessuno sa quale parte del mondo sia al sicuro dalle radiazioni una volta che è stata usata l’arma nucleare”, ha affermato.

Ore 9.20: Lavrov-Kuleba, nuovo vertice tra due settimane?
Un nuovo vertice tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, Sergei Lavrov e Dmytro Kuleba, è possibile entro le prossime due settimane. Lo hanno reso noto fonti ufficiali di Ankara, citate dalla Ria Novosti, dopo l’annuncio di un colloquio, avvenuto ieri, tra il ministro turco Mevlut Cavusoglu e i due capi della diplomazia di Mosca e Kiev.

Ore 9.02: Kommersant, Gazprom studia blocco forniture a paesi ostili
Gazprom sta valutando la possibilità di un blocco totale delle forniture di gas ai “paesi ostili” e le conseguenze di tale passo. Lo rivelano fonti al quotidiano russo Kommersant. Il pagamento per le consegne in base ai contratti a lungo termine di Gazprom a marzo deve essere effettuato il 1 aprile. Nessuna presa di posizione ufficiale da parte della società. Sempre secondo quanto rivelato da Kommerzant, il rappresentante del presidente della Federazione Russa Dmitry Peskov non ha commentato tali indiscrezioni limitandosi a ribadire che il processo di pagamento del gas russo in rubli non può comunque essere avviato direttamente il 31 marzo: “Il pagamento e le consegne sono un processo che richiede tempo”.

Ore 7.36: Negoziati in videoconferenza l’1 aprile 
“I negoziati con la delegazione russa riprenderanno il primo aprile in video conferenza”. Lo ha annunciato il responsabile della delegazione ucraina, David Arahamiya parlando la scorsa notte alla televisione.

Ore 7.26: Zelensky, “Russia ammassa truppe nel Donbass per una nuova offensiva”
La Russia sta ammassando le truppe nel Donbass per condurre una nuova offensiva nell’area sud orientale dell’Ucraina. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio pubblicato ieri sera. “Ci stiamo preparando, non ci fidiamo di nessuno”, ha sottolineato il capo dello Stato, assicurando che l’Ucraina combatterà strenuamente per difendere la propria terra. Inoltre, a suo dire, il ritiro delle truppe russe dalle regioni di Kiev e Chernihiv e la riduzione delle loro attività in questi territori e’ una conseguenza degli sforzi delle forze armate ucraine che sono riuscite riconquistare delle posizioni.

Ore 6.24: L’esercito ucraino guadagna terreno a Chernihiv
Le truppe ucraine avrebbero guadagnato terreno sulle unità russe vicino alla città settentrionale di Chernihiv. E’ quanto emerge da un video pubblicato sui social media, di cui riferisce la Cnn. Nel video si vedono un certo numero di forze ucraine nel villaggio di Sloboda, a circa 19 chilometri da Chernihiv, e un carro armato russo bombardato e in fiamme. Il villaggio è vitale per gli sforzi ucraini per rompere l’accerchiamento russo della città. L’autenticità delle immagini è stata verificata dalla Cnn.

Ore 6.02: Russia, “cessate il fuoco a Mariupol”
Il ministero della Difesa russo ha annunciato questa mattina un cessate il fuoco locale per consentire l’evacuazione dei civili dalla città portuale assediata di Mariupol, in Ucraina, secondo l’Afp. Un corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia, attraverso il porto di Berdiansk controllato dalla Russia, sarà aperto alle 9, ora italiana.

Ore 4.27: Usa, alcune forze russe si sono ritirate da Chernobyl
Alcune forze russe si sono ritirate dal sito nucleare di Chernobyl: lo afferma un alto funzionario della difesa statunitense, come riporta la Cnn. Chernobyl è caduta in mani russe nei primi giorni dell’invasione alla fine di febbraio, innescando i timori che gli standard di sicurezza all’interno della zona possano essere compromessi. Il ritiro arriva mentre una parte delle truppe russe vicino alla capitale Ucraina si è riposizionata.

Ore 1.26: Zelensky a Biden, “ruolo vitale degli Usa”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha descritto un’altra “giornata diplomatica molto attiva” e ha delineato le sue tre priorità chiave: armi per l’Ucraina, nuove sanzioni contro la Russia e sostegno finanziario per il suo stato. Riferendosi alla sua chiamata con il presidente americano Joe Biden, il leader ucraino ha riferito che la conversazione è stata “molto dettagliata” ed è “durata un’ora”. “Il sostegno degli Stati Uniti è vitale per noi – ha affermato Zelensky -. Ho detto al presidente Biden quello di cui ha bisogno l’Ucraina. E sono stato il più sincero possibile con lui”. “Naturalmente – ha aggiunto Zelensky – ho ringraziato gli Stati Uniti per un nuovo pacchetto di aiuti umanitari da 1 miliardo di dollari e ulteriori 500 milioni di dollari di sostegno diretto al bilancio. E ho sottolineato che questo è un punto di svolta. Ora è particolarmente importante dare una mano all’Ucraina, per mostrare tutto il potere del mondo democratico”. Zelensky ha detto ancora: “Carri armati, aerei, sistemi di artiglieria … La libertà deve essere armata non peggio della tirannia”.