Guerra Russia-Ucraina, l’Italia potrebbe subire un attacco informatico

Quello che sta accadendo in Ucraina, invasa improvvisamente dalla Russia nella giornata di ieri, sta preoccupando, e non poco, il mondo intero. Gli Stati Uniti e la stessa Unione Europea hanno già pronto un pacchetto di pesantissime sanzioni contro Mosca, che mirano a indebolire economicamente il Paese guidato da Vladimir Putin. Secondo gli esperti quella lanciata dalla Russia è una guerra “ibrida”, cioè non si combatte soltanto con le armi, ma con altri mezzi.

E tra i tanti mezzi c’è anche l’informatica. Si teme, infatti, che dopo le sanzioni inferte a Mosca il governo russo possa agire di conseguenza, o con altre sanzioni nei confronti degli alleati Nato, oppure con un attacco cibernetico ad alcune infrastrutture del Paese. Questa secondo Franco Gabrielli, sottosegretario con delega ai Servizi, al Copasir – Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, è un’ipotesi che non si può assolutamente scartare.

Il pericolo

Un attacco cibernetico infatti è in grado di provocare tantissimi danni ad un Paese se colpisce infrastrutture sia pubbliche che private, delle quali magari si serve l’amministrazione governativa. In più un attacco del genere potrebbe distruggere dati oppure gli hacker potrebbero impossessarsi di informazioni importanti circa una determinata nazione.

Per questo si chiede da più parti che gli attacchi informatici vengano considerati alla stregua degli attentati terroristici. Già martedì scorso gli hacker hanno colpito il ministero della difesa e delle forze armate dell’Ucraina e le due grandi banche, Rivatbank e Oschadbank. I russi dal canto loro hanno spiegato di non avere nulla a che fare con questi attachi.

“La guerra ibrida lanciata dalla Russia fa emergere un nodo scoperto anche in Italia: oggi gli attacchi cibernetici non sono normati come minacce alla sicurezza nazionale” – questo l’allarme lanciato da Gabrielli. Intanto anche il nostro Paese si prepara a fare i conti con la crisi economica portata dall’invasione e dalla relativa guerra in Ucraina.