Guerra in Ucraina, Mariupol: “Migliaia di morti. Catastrofe umanitaria in corso”

Guerra in Ucraina: a Mariupol, si contano migliaia di morti tra i civili in quella che è stata descritta come una “catastrofe umanitaria” attuata dai militari russi. Intanto, sul conflitto tra Mosca e Kiev, è stato organizzato un vertice telefonico tra il presidente americano Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi.

Guerra in Ucraina, Mariupol: “Migliaia di morti. Catastrofe umanitaria in corso”
Secondo quanto riferito dall’esercito di Kiev, sono almeno 3.000 i civili uccisi dai bombardamenti russi nella città di Mariupol. In merito al drammatico bilancio delle vittime, si è espresso il comandante del distaccamento di Azov, il maggiore Denys Prokopenko. Come riportato da Ukrinform, contattato dalla CNN, il maggiore ha dichiarato: “Il bilancio delle vittime tra i civili cresce ogni giorno e ora supera le 3.000 persone.

Ma nessuno può dire il numero esatto dei morti, poiché le persone vengono sepolte in fosse comuni, senza nome. Molti cadaveri restano insepolti per le strade. Alcune persone rimangono intrappolate sotto le macerie, sepolte vive”.

Sulla situazione presente in Ucraina, si è espressa anche la deputata Solomiya Bobrovka, membro della commissione Affari Esteri del Parlamento ucraino e vicecapo della delegazione ucraina presso l’Assemblea parlamentare della NATO.

La deputata, contattata dall’AdnKronos, ha denunciato: “A Mariupol è in corso una catastrofe umanitaria e si contano già circa 5.000 morti, ma le forze ucraine continueranno a combattere mentre la battaglia infuria nel centro della città – e ha aggiunto –.

Per fermare i russi, serve l’embargo del petrolio, interrompendo ogni rapporto commerciare macchiato di sangue”.

Ministro della Difesa ucraino a Londra: “Russia vuole attaccare anche altri Stati”
Intanto, il ministro della Difesa dell’Ucraina, Olesksii Reznikov, si è recato a Londra per incontrare il suo omologo britannico, Ben Wallace.

In questo contesto, durante una conferenza stampa tenuta nella capitale del Regno Unito insieme al ministro Wallace, Reznikov ha dichiarato che la Russia sta mettendo in atto del terrorismo di Stato in Ucraina e ha svelato che abbia intenzione di attaccare anche altri Paesi europei.

Amy Schumer invita il presidente Zelensky in collegamento video agli Oscar
In merito alla guerra in Ucraina, si è nuovamente espresso anche il presidente Volodymyr Zelensky che ha ribadito che il Paese “non può accettare alcun ultimatum russo”.

Per quanto riguarda Zelensky, la conduttrice della cerimonia degli Oscar che si terrà nella giornata di domenica 27 marzo presso il Dolby Theatre di Hollywood, Amy Schumer, ha dichiarato che vorrebbe il presidente ucraino in collegamento all’evento.

A questo proposito, nel corso della sua apparizione al The Drew Barrymore Show durante il quale ha promosso la 94esima edizione degli Academy Awards, Schumer ha affermato: “In realtà, ho proposto di trovare un modo per avere in collegamento Zelensky o fare un video registrato solo perché c’è grande attenzione sugli Oscar”.

Guerra in Ucraina, Di Maio sugli italiani bloccati nel Paese: “Numero sceso a 239”
Al momento, in relazione a quanto riportato dalla Farnesina, il numero degli italiani rimasti bloccati in Ucraina e che vogliono lasciare il Paese è sceso a 239. Il dato è stato annunciato a margine del Consiglio Esteri a Bruxelles dal ministro degli Esteri italiano, Luigi di Maio. Il ministro ha anche sottolineato che gli italiani bloccati in Ucraina “ieri erano 276 e una settimana fa erano 400”.

Di Maio, poi, ha spiegato: “Laddove non ci sono le condizioni di sicurezza consigliamo di restare al sicuro e aspettare le azioni sul campo delle agenzie umanitarie di corridoi di evacuazione. Porteremo via tutti quelli che ci stanno contattando”.

A proposito di eventuali nuove sanzioni contro Mosca, il ministro italiano ha affermato: “L’Italia è aperta all’ipotesi di un quinto pacchetto di sanzioni alla Russia e aspetta la proposta della commissione e non pone veti. Sull’energia siamo impegnati come Italia fin dal primo giorno di questa crisi a diversificare gli approvvigionamenti energetici, perché non vogliamo farci cogliere impreparati da eventuali ricatti da parte della Russia – e, sul cessate il fuoco, ha aggiunto –. Non possiamo costruire un cessate il fuoco generale, è ancora troppo presto, ma possiamo farlo a livello locale, facendo interloquire i comandi locali attraverso ovviamente organizzazioni delle Nazioni unite che vanno coordinate da un attore come l’Unione Ruropea. Noi sosteniamo pienamente il lavoro che sta facendo l’Unione europea, che sta facendo l’Alto rappresentante Borrell e crediamo che l’Unione europea abbia dato grande prova di unità, efficacia ed efficienza”.

Infine, il ministro Di Maio ha espresso alcune considerazioni sul ruolo di mediatrice assunto dalla Turchia: “Ho sentito un’ora il mio collega turco Cavusoglu. Noi sosteniamo pienamente la Turchia negli sforzi negoziali che sta portando avanti. La Turchia non è solo un alleato Nato, è un Paese fondamentale in questo momento per promuovere il dialogo e portare le parti a un accordo di pace”.

Colloqui telefonico incorso tra Biden, Macron, Scholz, Johnson e Draghi sulla guerra in Ucraina
Nel tardo pomeriggio di lunedì 21 marzo, è stato organizzato un colloquio telefonico tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden; il presidente della Francia, Emmanuel Macron; il primo ministro del Regno Unito, Boris Johnson; il cancelliere della Germania, Olaf Scholz; e il presidente del Consiglio dell’Italia, Mario Draghi.

Il colloquio, attualmente in corso, è incentrato sulla guerra in Ucraina e mira a determinare “una risposta coordinata” all’invasione messa in atto da Mosca contro il Paese guidato dal presidente Volodymyr Zelensky.