Gravidanza condivisa, il bimbo è stato nel ventre delle due mamme

 

Arriva dal Regno Unito la notizia del primo caso di gravidanza “condivisa”. Il progredire della scienza ha infatti permesso a due donne di avere un bambino e sperimentare entrambe l’esperienza della gestazione tramite l’incubazione “in vivo”.

Prima di nascere, il piccolo è stato infatti nel grembo di una ed in quello dell’altra, che ha concluso il percorso con il parto.

A raccontare la loro storia Donna e Jasmine Francis-Smith. Le due donne, 30enne la prima e 28enne la seconda, sono le prime in Gran Bretagna ad avere portato a termine una gravidanza di tal genere.

Grazie alla “London Women’s Clinic”, il piccolo Otis è nato in un ospedale di Colchester, nell’Essex, circa due mesi fa. Rispetto ai figli di altre coppie lesbiche, che hanno avuto il loro bambino tramite incubazione artificiale ed impianto, Otis è stato nel ventre di entrambe. I medici della clinica londinese hanno preso gli ovuli donati da Donna per poi procedere con la fecondazione e la incubazione all’interno del suo stesso utero.

Dopo circa 18 ore, l’ovulo è stato impiantato nell’utero di Jasmine, che è rimasta incinta ed ha portato a termine la gravidanza.

Una gioia immensa per le donne, che ora vivono con il bimbo nella loro casa di Colchester. Infermiera dentale Jasmine, militare dell’esercito Donna, le due si sono sposate nel mese di aprile dello scorso anno, dopo essersi conosciute grazie ad una chat di incontri nel 2014. Si erano incontrate per la prima volta dopo che Donna, che ha prestato servizio nell’esercito per 11 anni, aveva fatto ritorno in Inghilterra da Cipro.

Entrambe sono certe che questo progresso aiuterà le coppie a vivere con più serenità e trasporto l’arrivo di un figlio.

“Hai un sacco di coppie dello stesso sesso in cui una persona sta facendo tutto, una sola resta incinta ed una sola partorisce, mentre in questo modo siamo state entrambe coinvolte. Ci ha sicuramente avvicinate emotivamente. Siamo comunque una coppia vicina ma entrambe abbiamo un legame speciale anche con Otis”, spiegano con entusiasmo le due, come riportato da il “Telegraph”. La procedura, hanno dichiarato, le ha fatte sentire alla pari.

“Siamo davvero fortunate che questo sia stato il nostro primo tentativo all’IVF. In realtà con molte persone non funziona la prima volta”, ammette Jasmine. “Siamo felici che abbia funzionato così bene e che le informazioni siano a disposizione. Aiuterà le persone in futuro: rende più unite, piuttosto che sentire che una ha un legame maggiore rispetto all’altra”.

Ed il piccolo Otis? “È davvero bravo”, racconta Donna, che aggiunge: “Jasmine è convinta che diventerà un astronauta, ma può essere quello che vuole. Lo sosterremo sempre in qualunque cosa voglia fare”.

 

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