GIULIA TRAMONTANO, IL FRATELLO ROMPE IL SILENZIO: “LE SUE PAROLE PER THIAGO”

 

Senago, località alle porte di Milano, è ancora scossa da quanto avvenuto in questi ultimi giorni sul suo territorio. Qui infatti la giovanissima Giulia Tramontano, di soli 29 anni, è stata uccisa assieme al suo bambino che portava in grembo dal suo compagno Alessandro Impagnatiello, 30 anni e barman in alcune strutture di lusso del milanese.

I fatti sono maturati nella giornata del 27 maggio scorso, quando Giulia ha scoperto che il suo fidanzato aveva una relazione parallela con un’altra ragazza, una collega italo-inglese rimasta anche lei in dolce attesa. Quest’ultima giovane aveva però deciso di interrompere la gravidanza. Le due si erano chiarite e secondo i magistrati vi era stata molto solidarietà tra le donne.

Scossa da quanto saputo Giulia ha cercato un incontro chiarificatore con il suo ragazzo andando a casa, ma proprio in quel frangente la Tramontano avrebbe avuto la vita spezzata dalla furia di Alessandro.

Giulia Tramontano bella e solare, voleva essere mamma. Il 7 giugno le  daremo l'addio a Sant'Antimo

Che in qualche minuto ha portato via sia lei che il suo bambino. Prima l’avrebbe colpita almeno due o tre volte con un coltello, poi Impagnatiello avrebbe anche cercato di bruciarne il corpo per ben due volte, come lui stesso ha dichiarato agli inquirenti.

Tanti i depistaggi messi in atto dallo stesso 30enne, che ha denunciato per primo la scomparsa della fidanzata ma che è stato incastrato poi dalle tracce di sangue presenti sia in casa che nella sua auto. Tracce che recavano il dna di Giulia. Poi la confessione, raggelante, davanti ai carabinieri e al pm Alessia Menegazzo e all’aggiunto Letizia Mennella: “Si, sono stato io”– così ha detto Alessandro.

Al momento il 30enne si trova nella casa circondariale di Milano San Vittore: è accusato di aver ucciso volontariamente Giulia, di averne interrotto la gravidanza contro la sua volontà e di averne occultato il corpo.

Alessandro Impagnatiello ha ucciso a coltellate Giulia Tramontano e ha  provato a bruciare il corpo

Da film dell’orrore la dinamica di quanto accaduto a Senago. Secondo quanto si è appreso in queste ore, Alessandro sarebbe rimasto per qualche ora in casa con il corpo di Giulia, poi appunto avrebbe deciso di disfarsene, portandolo in una striscia di terreno in via Monte Rosa non lontano da casa loro.

Non solo: il suo sarebbe un gesto dettato dalla premeditazione, in quanto pare avesse cercato su Internet i passaggi che sono necessari per togliere la vita ad una persona per poi nasconderne il corpo facendone perdere le tracce.

E in queste ore è tantissimo il dolore di amici e famigliari per la scomparsa della giovanissima Giulia e del suo bimbo che portava in grembo.

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Sul luogo dove è stato trovato il corpo di Giulia in queste ore in tantissimi si stanno recando per porgere un fiore o un semplice ricordo. La sorella Chiara Tramontano ha inviato nella giornata dell’1 giugno un messaggio rivolto a tutta Italia con cui ha ringraziato chiunque abbia aiutato la famiglia nelle ricerche.

Secondo chi indaga i fatti sarebbero avvenuti tra le 19:00 e le ore 20:30 del 27 maggio. Alessandro avrebbe anche inviato lui stesso un messaggio all’amica e alla madre di Giulia dal telefono della ragazza facendo intendere a quest’ultima che bensì avesse litigato con il suo fidanzato stesse bene e in cui “Giulia” diceva alle due donne di non preoccuparsi per lei.

In queste ore anche il fratello minore di Giulia, Marco, ha voluto raggiungere il luogo in cui la sorella è stata trovata priva di vita portando un biglietto per lei e per la creatura che portava in grembo. “X Giulia e Thiago” – così c’era scritto sul bigliettino portavo dal fratello di Giulia. Thiago era infatti il nome che Giulia aveva scelto per il suo bambino. Marco è arrivato sul posto in una station wagon con i vetri oscurati scortato dalla Polizia Locale: ha lasciato il bigliettino e poi la vettura è ripartita subito dopo.