GIULIA CECCHETTIN, È SUCCESSO SUBITO DOPO I FUNERALI

 

La basilica di Santa Giustina gremita di gente, le lacrime che rigano gli occhi al momento dell’uscita della bara, la commozione, gli sguardi bassi di chi, ad oggi, non trova una spiegazione plausibile ad uno dei più efferati femminicidi dell’ultimo periodo. Eppure quanto accaduto a Giulia ha avuto un impatto mediatico fortissimo.

Forse, l’attenzione dei media è legata al fatto che era partito come caso di scomparsa, sebbene, nelle ultime battute, fosse chiaro che per la 22enne non ci fossero speranze. Eppure la fiammella è rimasta viva, sino al ritrovamento del suo corpo che ha messo la parola fine alla triste storia di Giulia.

I funerali, officiati dal Vescovo di Padova Cipolla, si sono conclusi da poco e in città sono giunte persone provenienti da ogni angolo della penisola, non solo dal Veneto. Gente di tutte le età, per sostenere i familiari, immedesimandosi in loro, amici, cariche istituzionali e politiche. Tantissima, la gente che ha voluto porgerle un ultimo saluto.

Hanno commosso le parole del Vescovo, così come un colpo al cuore sono state quelle di papà Gino che se le era scritte, sicuro che sarebbe stato tradito dalla situazione, la peggiore in cui un genitore possa trovarsi. Il feretro bianco di Giulia Cecchettin, con le rose dello stesso colore poggiate sopra, è uscito dalla basilica di Santa Giustina di Padova alle ore 12.15, accompagnato dai familiari, tutti con un fiocco rosso contro la violenza di genere appuntato sul cappotto, dai sacerdoti e dalle autorità.

Dopo il discorso finale del padre Gino Cecchettin è stato impossibile trattenere le lacrime. Tra suoni di campanelli e urla della gente per fare rumore, affinché la storia di Giulia inviti alla doverosa riflessione sull’emergenza femminicidi in Italia, la bara di Giulia ha lasciato la basilica di Santa Giustina e sul sagrato, è stata accolta da un fortissimo applauso. Gli occhi dei presenti e di tutti noi, non hanno potuto non notare cosa ha fatto papà Gino quando è arrivato in chiesa e si è seduto al primo banco. L’uomo, rimasto orfano della sua adorata Giulia, ha trovato  la forza di abbracciare e stringere forte i due figli, in particolare Elena, la sua primogenita, che abbiamo sentito parlare svariate volte nei giorni in cui Giulia era ancora nell’elenco degli scomparsi e poi dopo, sempre in prima fila, a spendere parole contro il patriarcato, contro ogni forma di violenza sulle donne .