Giorgia Meloni, l’annuncio alla Camera: “Uso delle basi italiane..

La crisi in Medio Oriente tra Iran e Israele ha raggiunto un’escalation preoccupante nelle ultime settimane. La situazione si è aggravata dopo l’attacco aereo attribuito a Israele contro l’ambasciata iraniana a Damasco, a cui Teheran ha risposto con un massiccio lancio di droni e razzi verso il territorio israeliano.

Sebbene la maggior parte dei vettori sia stata intercettata, l’azione ha segnato una svolta: è stata la prima risposta militare diretta dell’Iran contro Israele da territorio iraniano, rompendo un equilibrio precario fatto finora di operazioni per procura.

La comunità internazionale guarda con forte preoccupazione all’escalation in corso. Gli appelli al dialogo si moltiplicano, ma le possibilità di una soluzione diplomatica appaiono fragili. Dopo lunghi giorni di attesa durante i quali Trump ha valutato il da farsi, alla fine gli Stati Uniti hanno deciso di intervenire lanciando raid aerei contro tre strutture chiave del programma nucleare iraniano: Fordo, Natanz e Isfahan.

Il Pentagono ha definito l’operazione, denominata “Operation Midnight Hammer”, un successo “spettacolare” per l’impatto “estremamente severo” sui siti. Come si colloca l’Italia sulla crisi in Medio Oriente? Ieri, lunedì 23 giugno, si è tenuto un importante appuntamento parlamentare in cui la premier ha rilasciato delle dichiarazioni sconvolgenti.

Le comunicazioni della premier arrivano in un momento delicato per gli equilibri geopolitici internazionali, con diversi dossier aperti sul fronte estero e nuove dinamiche all’interno dell’Unione Europea. L’annuncio della Meloni è da brividi: “Uso basi italiane…”.

Ieri, lunedì 23 giugno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta alla Camera dei deputati per esporre la posizione dell’Italia in vista del prossimo Consiglio Europeo, in programma il 26 e 27 giugno. L’intervento, atteso anche domani al Senato, si inserisce in un contesto internazionale delicato, segnato da forti tensioni in Medio Oriente dopo l’attacco statunitense a impianti nucleari iraniani.

In Aula, la premier ha ribadito la necessità di una de-escalation immediata e ha sottolineato l’importanza di un’iniziativa diplomatica europea, sollecitando l’Iran a riprendere i negoziati. “L’uso delle basi militari italiane – ha affermato Meloni – non può prescindere da una chiara autorizzazione del Parlamento. È una scelta sovrana che spetta all’Italia, non ad altri Paesi o alleanze”.

Le comunicazioni della premier arrivano alla vigilia del vertice NATO all’Aia, che vedrà Meloni impegnata in colloqui con partner internazionali. Nelle ultime ore, infatti, la presidente del Consiglio ha avuto numerosi contatti diplomatici: tra questi, quelli con Emmanuel Macron, il leader tedesco Friedrich Merz, il premier britannico Keir Starmer, e alcuni dei principali attori della regione mediorientale, tra cui Mohammed bin Salman (Arabia Saudita), Mohammed bin Zayed (Emirati Arabi Uniti) e l’emiro del Qatar Tamim al-Thani.

Tra i nodi politici interni, è divampata la polemica sulla mozione del Movimento 5 Stelle riguardante le forniture energetiche dalla Russia. Meloni non ha escluso la possibilità di collaborazioni in ambito energetico, definendole “non ideologiche”. La posizione ha spaccato l’opposizione: Partito Democratico e Alleanza Verdi-Sinistra si orientano verso un voto contrario.

La premier ha avuto anche un confronto telefonico con Elly Schlein. La segretaria dem ha chiesto un impegno chiaro contro l’uso della forza e ha sollecitato una linea condivisa in ambito Ue per favorire il dialogo e la stabilità nella regione mediorientale.