Garlasco, nuovi guai per Sempio: “emergono chiamate mai dichiarate”

Recentemente, l’attenzione si è concentrata su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, Marco Poggi. Un’intercettazione ambientale del 2017 ha riacceso i riflettori su di lui, sollevando interrogativi e dubbi.

Andrea Sempio torna a parlare a Quarto Grado: «Non c’entro nulla con l’omicidio di Chiara Poggi». Le nuove indagini e il DNA sotto le unghie della vittima riaccendono i riflettori sul caso Garlasco.

Nel 2017, una conversazione registrata in auto ha riacceso il dibattito sulla tragica morte di Chiara Poggi e sulle indagini che da allora si sono susseguite. Durante una chiacchierata, Andrea Sempio, uno dei sospettati, ha espresso preoccupazione per il suicidio di un amico d’infanzia, Michele, avvenuto l’anno precedente. Le sue parole, “Michele si è impiccato, perché si è impiccato? Che tutte le ca**ate le abbiamo fatte insieme dai zero ai diciotto anni…”, hanno sollevato interrogativi su possibili collegamenti tra il suicidio di Michele e il delitto di Chiara Poggi. Tuttavia, al momento, non ci sono prove concrete che colleghino i due eventi.

Il DNA sotto le unghie di Chiara: una prova controversa

Uno degli elementi che ha riacceso le indagini su Andrea Sempio è la presenza del suo DNA sotto le unghie di Chiara Poggi. Sempio ha spiegato di aver spesso frequentato la casa dei Poggi per giocare ai videogiochi con Marco, utilizzando il computer e la tastiera, circostanza che potrebbe giustificare la presenza del suo materiale genetico. Tuttavia, gli inquirenti sono scettici: ritengono improbabile che tracce così specifiche possano derivare da un contatto indiretto, soprattutto considerando che Chiara non aveva utilizzato il computer nei giorni precedenti al delitto. La presenza del DNA resta quindi un elemento di forte discussione e di sospetto.

Lo scontrino del parcheggio: alibi o elemento sospetto?

Andrea Sempio ha presentato come prova un scontrino di un parcheggio a Vigevano, datato 13 agosto 2007 alle 10:18, sostenendo di essere stato lontano da Garlasco al momento del delitto. Tuttavia, le intercettazioni ambientali e i dati delle celle telefoniche sollevano dubbi sulla sua versione: le dichiarazioni di Sempio e quelle di suo padre riguardo al momento in cui lo scontrino è stato trovato non coincidono, e il cellulare di Sempio non risultava connesso alla zona di Vigevano tra le 9:10 e le 10:20 di quel giorno. Questi elementi mettono in discussione la veridicità del suo alibi e alimentano i sospetti.

Le telefonate sospette: un comportamento ambiguo

Tra il 4 e l’8 agosto 2007, Andrea Sempio ha effettuato tre brevi telefonate al numero di casa dei Poggi, nonostante fosse a conoscenza dell’assenza di Marco, che era in vacanza con i genitori. L’ipotesi degli inquirenti è che queste chiamate possano nascondere un tentativo di contatto più nascosto o un comportamento ambiguo, che si aggiunge alle altre incongruenze emerse durante le indagini.

Le dichiarazioni di Sempio: tra giustificazioni e contraddizioni

Durante gli interrogatori, Andrea Sempio ha cercato di spiegare le sue azioni e la presenza del DNA, sostenendo di aver frequentato regolarmente la casa dei Poggi e di aver utilizzato il computer di Chiara. Tuttavia, le sue dichiarazioni sono state giudicate contraddittorie e poco credibili dagli inquirenti, che continuano a nutrire dubbi sulla sua reale posizione nel caso.