Foggia, stranieri via dalla struttura: lasciano 150mila euro di danni

Un danno che supera i 100mila euro quello arrecato ad una struttura di Carlantino (Foggia) destinata all’accoglienza di alcuni cittadini stranieri.

Ora che gli ospiti se ne sono andati e la cooperativa ha dovuto restituire l’immobile al Comune, il sindaco Graziano Coscia si trova costretto a fare i conti con un edificio ormai fatiscente.

L’ostello comunale Monte San Giovanni era stato assegnato in comodato d’uso gratuito al consorzio trapanese “Areté” nell’agosto del 2016. Subito divenuto un luogo dove ospitare extracomunitari, prevalentemente nordafricani, è stato restituito lo scorso 30 maggio, quando i circa 80 stranieri hanno lasciato la zona in seguito al decreto Salvini. La struttura, secondo quanto denunciato dallo stesso primo cittadino, è stata riconsegnata completamente devastata.

“Oltre al danno, la beffa” commenta il sindaco Coscia, come riportato da “FoggiaToday”. “L’ostello comunale di Carlantino era stato dato in comodato d’uso gratuito. Quindi non solo il Comune non ha ricevuto un centesimo, ma rischia anche di accollarsi spese ingenti per i danni subiti e per i debiti accumulati dal consorzio gestore. A metà giugno, durante un sopralluogo congiunto con il consorzio, abbiamo constato una serie di danni alla struttura. Arredi distrutti, pavimenti danneggiati e anneriti dall’uso di fornelletti, porte e infissi divelti. In queste condizioni la struttura è inservibile e rimetterla in piedi richiederà fondi ingenti”.

Fra i danni segnalati, letti, armadi e comodini distrutti ed ormai inutilizzabili. Spariti tavoli e sedie una volta presenti ed a disposizione nell’immobile. Anneriti, inoltre, i pavimenti di ogni stanza, dato che gli stranieri cucinavano per terra. La Asl locale, infine, avrebbe rilevato la presenza del batterio legionella all’interno degli impianti idraulici, per non parlare dell’ingente accumulo di rifiuti nel cortile dell’ostello.

“Ad ora non abbiamo una stima ufficiale dei danni, ma indicativamente siamo sui 100-150mila euro” spiega il primo cittadino. Una cifra assai elevata, a cui purtroppo si aggiungono anche altre spese. “I debiti per utenze e servizi, tra cui acqua e Tari, non pagati dalla società per ulteriori 10mila euro”.

Al momento il Comune di Carlantino si è rifiutato di riprendersi l’immobile, che quindi resta al consorzio “Aretè”. L’obiettivo del sindaco è quello di attendere settembre per poter intraprendere un’azione legale contro la cooperativa di Trapani. “Passato agosto daremo incarico ad un perito per una stima esatta dei danni e ci affideremo ad un legale per la richiesta di risarcimento a carico dei gestori. Inoltre, il consorzio aveva depositato una polizza fideiussoria presso la Prefettura di Foggia e tenteremo anche l’attivazione della stessa” dichiara infatti il primo cittadino.