FI, la prima a “tradire” è la senatrice Conzatti: lascia gli azzurri e va con Renzi

 

«Ho deciso di accettare l’invito che mi ha rivolto Matteo Renzi di partecipare sin dal principio, senza attese e tatticismi, alla fondazione di Italia Viva». Dà l’addio a Forza Italia la senatrice azzurra Donatella Conzatti, che entra nella nuova casa politica di Renzi da lei definita «casa dei riformisti e dei liberaldemocratici, libera dalle contraddizioni interne mai risolte nel Pd e fieramente incompatibile con forze sovraniste che è ormai velleitario pensare di poter arginare con logiche diverse dalla contrapposizione politica». La Conzatti, che martedì era attesa alla cena organizzata da Mara Carfagna con i parlamentari azzurri anti-sovranisti , aveva declinato l’invito.

Il percorso “tortuoso” Da Monti ad Alfano, alla Lorenzin
Tortuosa la parabola politica di Donatella Conzatti: nel 2013 era nel partito di Monti, Scelta Civica, poi è passata alla segreteria del partito di Lorenzo Dellai Unione per il Trentino. Dopo ancora ha partecipato alle direzioni di Alternativa Popolare di Angelino Alfano, alla costituzione di Civica Popolare di Beatrice Lorenzin (collocata nel centrosinistra) e quasi contemporaneamente alla costituzione di Noi con l’Italia (collocata nel centrodestra). Infine era approdata a Forza Italia, eletta senatrice nel collegio di Rovereto grazie ai voti del centrodestra.

Antisovranista
Spiega ora l’ennesima giravolta: «Ho accettato e condiviso la scelta del partito in cui militavo, Scelta Civica – nella cui direzione nazionale sono rimasta sino al suo scioglimento dopo le scorse elezioni – di rafforzare e far prevalere la componente moderata della coalizione di centrodestra. Allora c’è mancato poco, ma il divario in questi mesi si è ampliato a dismisura ed è ormai evidente a tutti che l’unico ruolo che i sovranisti immaginano per chi è di idee liberali, popolari ed europeiste è al massimo quello di predellini umani su cui costruire una coalizione tutta loro».

In assenza di novità politiche di rilievo -aggiunge- sarei rimasta nel gruppo parlamentare di Fi, dove ho trovato e conosciuto molte persone di grande spessore umano, politico e culturale, molte delle quali vivono con disagio non dissimile dal mio la crescente consapevolezza di non poter più arginare, ma ormai soltanto subire le posizioni di matrice sovranista e antieuropeista». «In questo scenario -conclude la Conzatti – è nato un nuovo progetto autenticamente europeista, popolare e liberale: tutto ciò per cui mi sono sempre impegnata in politica. Non posso che anteporre, a ogni altra valutazione tattica su rischi, opportunità e piccole e grandi paure, il coraggio di dare il mio contributo perché Italia Viva abbia successo».