FdI tra i capannoni cinesi a Firenze. Meloni: “Concorrenza sleale intollerabile” (video)

”Siamo tornati per denunciare ancora una volta le condizioni di forte illegalità e insicurezza nelle quali operano le tante aziende cinesi che fanno concorrenza sleale alle imprese italiane”. Così il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha spiegato i motivi del blitz, trasmesso in diretta Facebook, che ha portato oggi numerosi esponenti di Fdi ai capannoni di Quaracchi, alla periferia di Firenze, con la presenza del candidato sindaco del centrodestra Ubaldo Bocci. ‘‘È francamente intollerabile – ha aggiunto Giorgia Meloni – che le istituzioni, penso in primis alla Regione Toscana, continuino a girarsi dall’altra parte e non impediscano con maggiori controlli e severità, il proliferarsi di queste aziende. Ci sono capannoni dormitorio dove non vengono fatte rispettare quelle stesse norme di sicurezza e igiene che invece vengono giustamente pretese dai cittadini italiani. In questi anni, con Ubaldo Bocci e Fdi, abbiamo chiesto alle istituzioni, locali e nazionali, di garantire la legalità e di far venire meno questa discriminazione. La concorrenza sleale perpetrata dalle aziende cinesi ha raggiunto livelli intollerabili”. ”Fratelli d’Italia – ha concluso il leader di Fdi – ha presentato una proposta di legge per combattere anche la grande evasione fiscale di queste aziende: i cittadini extracomunitari che vogliono aprire una azienda in Italia devono prima versare cauzionalmente 30mila euro che verranno poi successivamente detratti dalle tasse. Solo così, avremo la certezza che anche queste aziende cinesi pagheranno le tasse”.

Meloni: “Da alcune aziende cinesi un’evasione fiscale intollerabile”
Al blitz, oltre al presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e al candidato sindaco del centrodestra Ubaldo Bocci, hanno partecipato i parlamentari Giovanni Donzelli e Achille Totaro, il capogruppo Fdi in Consiglio regionale, Paolo Marcheschi e il coordinatore regionale Francesco Torselli. Ubaldo Bocci ha così commentato: “Devo ringraziare Giorgia per il suo coraggio e gli amici Giovanni Donzelli, Achille Totaro, Paolo Marcheschi e Francesco Torselli che conoscono perfettamente queste situazioni di illegalità e di sfruttamento, del tutto ignote a molti fiorentini. A Quaracchi, a pochi chilometri da piazza della Signoria, dalla sede del Comune, siamo in una zona di frontiera; una zona franca dalle regole del vivere civile. Indignazione e scoramento, sono le parole che mi vengono in mente: capannoni in stato precario, macchinari senza la minima protezione, prodotti chimici sparsi ovunque e ovunque immigrati cinesi costretti a lavorare in condizioni totalmente inaccettabili”. “Se penso poi alle nostre eccellenze, alle nostre imprese e all’artigianato che soffrono la concorrenza sleale di ”imprenditori” che di fatto sono schiavisti, dico: viva la legalità, ora, subito. Da sindaco, l’ho detto più volte, mi impegnerò a riportare il rispetto delle regole e la sicurezza al centro dell’azione politica: precondizione di un vivere civile, anche a tutela dei lavoratori legalmente impiegati e degli imprenditori onesti”, ha concluso Ubaldo Bocci.