Elena Del Pozzo, la madre: “L’ho accoltellata nel campo con una forza che non ho mai avuto”

Martina Patti, la madre che ha ucciso la propria figlia di 4 anni in provincia di Catania, ha raccontato i dettagli del brutale omicidio e dell’occultamento del cadavere della piccola. I carabinieri hanno spiegato che, sebbene la donna non sia stata in grado di spiegare il movente del suo gesto, questo potrebbe essere legato ad una forma di gelosia nei confronti dell’attuale compagna dell’ex convivente.

Elena Del Pozzo morta: il racconto della madre
“Elena ha voluto mangiare un budino, aveva già pranzato a scuola. Poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io stiravo, in serata dovevamo andare da un amico di famiglia per festeggiare l’onomastico insieme ai miei genitori e la bambina era contenta“. Questa la scena precedente al delitto che descrive le ultime ore di Elena Del Pozzo, ignara che dopo pochi minuti la sua vita sarebbe finita per sempre per mano della madre.

Poi l’omicidio, di cui non ricorda tutta la dinamica esatta: “Non ricordo cosa sia passato nella mia mente quando ho colpito mia figlia, ma avevo una forza che non avevo mai percepito prima. Non ricordo la sua reazione mentre la colpivo, forse era ferma“.

“L’ho uccisa nel campo”
Tutto è avvenuto in un campo a 200 metri dalla sua abitazione per mezzo di un coltello (“ho l’immagine dell’arma ma non ricordo dove l’ho presa“), dopodiché “forse ho capito che la bambina era morta e non sapevo cosa fare“.

L’ha così messa all’interno di cinque sacchi della spazzatura per poi seppellirli parzialmente.

In realtà, gli investigatori ritengono che l’uccisione sia avvenuta all’interno dell’abitazione e non nel campo come asserito dalla donna. Quest’ultima intanto rimane in isolamento in carcere, sorvegliata 24 ore su 24, con l’accusa di omicidio premeditato pluriaggravato.