Ecco la verità sul reddito di cittadinanza. Guardate cosa ha raccontato il presidente Dell’INPS..

 

I furbetti da reddito di cittadinanza ci sono stati, 358 persone che noi abbiamo dovuto fermare. Ma non esistono solo i furbetti del reddito di cittadinanza: ci sono anche i falsi invalidi civili, alcune Naspi, ma anche aziende fittizie che chiedevano la cassa integrazione che sono state bloccate».

Lo ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, a “Mezz’ora in piu’” su Raitre durante la puntata di domenica 21 giugno.

«Fino a oggi sono 11 milioni le persone pagate, tra bonus e casse integrazione, per 15 miliardi di euro», ha sottolineato il presidente dell’Inps.

numeri ufficiali dell’Inps dicono che coloro che non hanno ricevuto un cassa integrazione, almeno una prestazione, sono 25 mila persone al 31 di maggio», ha spiegato Tridico, che sulla polemica delle 134 mila non arrivate ha precisato: «si riferiscono prevalentemente alle domande di cassa integrazione mandate a giugno. Delle nuove di giugno c’e’ un flusso continuo ormai».

«Abbiamo pagato oltre 4 milioni di bonus tra marzo e aprile abbiamo pagato il reddito di cittadinanza», ha fatto sapere il numero uno dell’Inps, che ha poi spiegato: «Per quanto l’Inps paghi velocemente e automaticamente, serve la firma di un dirigente», altrimenti si rischia «un danno erariale»”.

Tridico nel corso del suo intervento ha anche dichiarato: «Io penso che ci sia bisogno di una Banca centrale che faccia la Banca centrale, come anche ha fatto in questo periodo. Il coordinamento in ambito europeo e’ stato rispettato e ha favorito una politica economica che non ha alzato lo spread. Se il Mes sono degli investimenti che rientrano senza condizioni che possano dare fastidio anche ad atteggiamenti avversi del mercato potrebbe essere un problema. Ma se sono investimenti che vengono sostanzialmente erogati con ampi margini senza condizionalita’ sarebbe molto meglio. E l’atteggiamento della Bce di questo periodo, che ha garantito i debiti di cui parliamo, dimostra che la sostenibilita’ del debito dipende dalla Banca centrale».