Ecco la “macchina infernale” della Lega per immobilizzare i giallorossi

Una “macchina infernale” per immobilizzare il governo giallorosso. È la strategia della Lega che già in passato ha quantomeno preoccupato il Parlamento.

A ricordalo è ora Roberto Calderoli, che già nei giorni scorsi aveva promesso “un Vietnam” in Senato. “Il piano nasce dall’utilizzo del Regolamento, in particolare quello del Senato, che ho scritto io stesso”, ricorda il vicepresidente del Senato della Lega a Radio Cusano Campus, “Quella macchina l’ho sempre lì pronta, se la riaccendo rischio di far crollare Palazzo Madama, speriamo non portino provvedimenti che vanno contro i nostri principi e mi costringano a riutilizzarla”.

Il riferimento è a un metodo già sperimentato negli anni scorsi e che consiste nell’elaborazione di milioni di emendamenti che possano rallentare i lavori delle Camere. Non un software – “è una leggenda metropolitana”, spiega Calderoli -, ma comune un sistema già ben rodato: “Il massimo del risultato raggiunto fu 62 milioni di emendamenti, che impedirono di essere stampati perché i vigili del fuoco ci diffidarono in quanto il peso di tutti quegli emendamenti stampati avrebbe potuto far crollare il piano di Palazzo Madama”.

La “macchina infernale” è pronta. E sarà utilizzata ogni qual volta la maggioranza porterà in Aula “provvedimenti che sconvolgono quanto è stato fatto in passato o che va contro i nostri principi”. Come ad esempio lo ius culturae al quale il Partito democratico sembra non voler rinunciare.

“Noi siamo in grado di bloccarle sia in commissione che in Parlamento”, ha continuato il senatore, “La Lega si caratterizza per il fatto di fare opposizione in grado di bloccare le commissioni e le Aule nel caso in cui dovessero arrivare proposte indecenti. Ma c’è anche una Lega di proposta come abbiamo fatto con il referendum abrogativo”.