Ecco chi viene chiamato a difendere se l’Italia entra in conflitto

Stiamo assistendo tutti in questo particolare periodo storico ad un aggravarsi sempre di più della crisi internazionale. Sicuramente la preoccupazione è tantissima anche se per il momento non ci sono estremi che potrebbero portare le difficoltà su scala globale.

Il recente accadimento in Iran dove hanno colpito gli Stati Uniti d’America ha fatto molto scalpore questo in quanto ormai nelle tensioni in Medio Oriente sono coinvolti i principali attori internazionali ovvero Israele, USA e appunto Iran.

Per non parlare quello che continua a succedere appunto a Gaza o in Ucraina dove la Federazione Russa continua a colpire quel territorio. Vladimir Putin ha anche ovviamente appreso di quello accaduto in Iran e la situazione adesso potrebbe diventare davvero incadescente su tutti i fronti.

Nessuno riesce a fermare quella che sembra essere una esclation che ogni giorno di più ci avvicina verso il baratro. Certamente nessuno vorrebbe vivere quello vissuto dal mondo circa 80 anni addietro ma è chiaro che se questa volta dovesse accadere le conseguenze potrebbero essere molo gravi.

Nel frattempo il Governo di Giorgia Meloni dopo i recenti accadimenti ha subito incontrato le principali autorità preposte alla difesa del nostro Paese stabilendo un piano ben preciso semmai appunto dovesse verificarsi l’irreparabile. Qualcosa che ha davvero colpito tutti quanti.

Ecco infatti e lo andiamo a vedere nella prossima pagina del nostro articolo chi sarà chiamato se dovesse accadere quello che nessuno si aspetterebbe mai saranno tante le persone chiamate a difendere il nostro Paese in caso la situazione dovesse sfociare a livello globale.

Dopo i recenti accadimenti in Iran sicuramente la situazione appare a dir poco molto complessa. Si teme adesso che quest’ultimo possa andare a colpire le basi militari USA in Medio Oriente per questo anche il nostro Paese ha effettuato una redistribuzione dei militari in queste ore. Sono anche tante le basi italiane che si trovano nell’area in questione.

Al momento il nostro Paese è in una situazione di relativa tranquillità visto che per il momento non è previsto un ingresso diretto nelle tensioni. Ci si sta però guardando attorno con l’aggiornamento delle liste di leva e se dovesse accadere quello che nessuno vuole ad essere chiamati per primi saranno le persone che sono nell’Esercito, Guardia di Finanza, Carabinieri e Aeronautica Militare.

Saranno esclusi i Vigili del Fuoco e la Polizia Locale così come tutti i servizi di polizia civile. Ad essere chiamati per secondi saranno poi i cosiddetti riservisti ossia agli ex militari che hanno raggiunto il proprio termine di servizio da meno di 5 anni.

Non è previso almeno in un primo momento anche la chiamata per quanto riguarda i civili: questa ipotesi è molto remota e infatti i civili sarano chiamati a difendere il nostro Paese solo se quest’ultimo entri direttamente in tensione con gli attori in gioco e quando ci sia un reale pericolo per la stessa esistenza della nazione Italia. Insomma una situazione davvero molto particolare che nessuno si sarebbe aspettato. Qualcosa che sta preoccupando il mondo intero e anche ovviamente tutte le persone in età che potrebbero essere chiamate. Si chiama fino ad un massimo di 65 anni e se si è in salute non si può assolutamente rifiutare la chiamata.