“È in coma”. Travolto da un’auto, lo chef italiano ricoverato nel reparto di rianimazione

Christian Milone investito a Pinerolo, lo chef stellato ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cto di Torino. 43 anni, titolare della storica trattoria Zappatori nel centro della cittadina, è rimasto coinvolto in un terribile incidente sulla strada provinciale 129 per Buriasco, dove abita. Era in bicicletta e si è scontrato con un’auto. Portato d’urgenza in pronto soccorso, è stato successivamente operato dai neurochirurghi dell’ospedale torinese.

La prognosi è riservata, mentre fioccano i messaggi di incoraggiamento. Nato a Torino nel 1979, come si legge sul sito del locale, Milone viene da una famiglia di ristoratori. “Fin da piccolo – si legge sul sito del ristorante- l’attività del ristorante ha scandito le mie giornate, guardare i miei genitori all’opera mi ha permesso di rubare con naso, occhi e bocca i segreti del mestiere”. Conosciutissimo anche lontano dai fornelli per i suoi trascorsi sportivi.

Christian Milone investito a Pinerolo

 

Christian Milone investito a Pinerolo: ansia per lo chef 43enne

“A due anni ho ricevuto la prima motocicletta, un Italjet gialla a cui avevano montato le rotelle. Mio padre, senza saperlo, stava dando il via alla passione che avrebbe segnato tutti gli anni successivi. A bordo di quella moto ho iniziato a coltivare la passione per le due ruote, e ho capito quanto mi divertiva misurarmi con gli altri, che migliorare per me è fondamentale”.

Christian Milone investito a Pinerolo

E ancora: “Nel 1993 il Giro d’Italia è passato da Pinerolo. Quelle biciclette sfrecciavano davanti alla Trattoria Zappatori più veloci delle auto e delle motociclette che le seguivano. Ho chiesto a un amico di famiglia di prestarmi la sua e non sono più sceso. Per otto anni la bicicletta è stata la mia vita. Tra vittorie e delusioni sono riuscito ad approdare al Giro d’Italia”. (Leggi anche La blogger paga i danni: ha stroncato un ristorante)

Christian Milone investito a Pinerolo

Era il 2002, quando la vittoria andò a Paolo Savoldelli. “Gli anni di sport ormai avevano formato il mio modo di pensare e di agire. La ricerca della perfezione e il metodo facevano parte di me e la cucina di mio padre non mi bastava più”. Nel 2006 prende le redini della cucina del ristorante di famiglia e inizia a collezionare successi. Entra nei Jeunes Restaurateurs nel 2012, vince il Premio Birra Moretti, due Forchette Gambero Rosso e la stella Michelin nel 2016.