Dopo gli spagnoli anche i norvegesi bussano all’Italia

Ocean Viking, l’ammiraglia delle Ong, ha intercettato i primi 85 migranti a circa 50 miglia dalla Libia.

La nave batte bandiera norvegese e il ministro dell’Interno del governo in crisi, Matteo Salvini, scrive subito al paese del Nord Europa per non farli sbarcare in Italia. E firma il divieto di ingresso nelle acque territoriali.

«La Ocean Viking ha completato il soccorso di un gommone in situazione di emergenza al largo della costa della Libia. Tutte le persone a bordo sono salve» ha twittato ieri l’ong francese Medici senza frontiere, che assieme a Sos Mediterranee gestisce la nave. La prima segnalazione di un gommone al largo della Libia era arrivato giovedì sera da Alarm phone, il centralino dei migranti. Ieri mattina all’alba il gommone è stato individuato da un aereo delle missione europea Sophia e dalla Ocean Viking. Alle 11.35 sono state recuperate 85 persone comprese 6 donne e 25 minori. I migranti hanno parlato di un secondo gommone partito dalla Libia e per questo motivo Msf «resta nella zona». Quando la Guardia costiera libica si è fatta sentire per riportare indietro i migranti gli «umanitari» hanno risposto picche.

Salvini ha scritto al ministro della Giustizia norvegese per la Giustizia e l’Immigrazione, Jøran Smedal Kallmyr, accusando Msf di avere atteso al largo della Libia «la messa in mare di un’imbarcazione con migranti non previamente identificati e non in possesso di titolo per fare ingresso in Europa, per raccoglierli e trasportarli fuori dalla zona» di ricerca e soccorso di Tripoli. Se «la nave Ocean Viking indirizzasse in maniera arbitraria la navigazione verso l’Italia (.) potrebbe desumersi l’intenzione di porre in essere un’attività volta al preordinato e sistematico trasferimento illegale di immigrati nel nostro Paese» sottolinea Salvini. E aggiunge: «L’Italia () ritiene che si sia in presenza di condotte che agevolano il raggiungimento degli illeciti obiettivi dei trafficanti».

Il Viminale richiama la Norvegia sulle proprie responsabilità come Stato di bandiera dell’ammiraglia delle Ong. Per questo motivo Salvini chiede che «venga riconosciuto il ruolo di coordinamento delle Autorità Norvegesi per l’approdo verso un porto norvegese o di altro Paese disponibile». Salvini ha scritto pure alla Spagna di prendersi in carico i 121 migranti di Open arms, l’altra unità della Ong in attesa al largo di Lampedusa. Curioso che si siano mobilitati gli evangelici ed i valdesi italiani per accogliere i migranti della Ong spagnola. La costola tedesca della chiesa evangelica finanzia le Ong irriducibili come Sea Watch e Sea Eye.

E nel braccio di ferro è intervenuto anche il Garante dei detenuti chiedendo chiarimenti. Fonti del Viminale parlano di «richiesta sorprendente. La nave si trova in acque internazionali e non risultano prigionieri a bordo». Poi la stoccata sul Garante: «Qualcuno potrebbe pensare che debba giustificare la propria esistenza e lo stipendio statale» definito «misterioso» non essendo pubblicato sui siti ufficiali.