Donna di colore si candida con la Lega, i buonisti la riempiono di insulti: «Negra da cortile»

Mariam Cristine Scandroglio è candidata con la Lega alle elezioni Regionali in Campania. Di origine ivoriana, vive in Italia fin da quando era piccola. 37 anni, mamma e consulente aziendale ha deciso di candidarsi con Salvini e il web l’ha ricoperta di vergognosi insulti. “Negra da cortile”, “Vergognati”, “Ridicola buffona”, “Ti sei bevuta il cervello”. Sono solo alcuni degli insulti scritti sui social. Ma lei non si lascia intimidire. Al Giornale che l’ha intervistata ha spiegato perché ha scelto di candidarsi con la Lega. «Sono entrata in contatto con i rappresentanti territoriali della Lega. Mi hanno presentato il loro programma elettorale e l’ho trovato molto pragmatico, ben fatto. Ho potuto dare anche dei miei punti di riflessione e ho deciso poi di candidarmi alle Regionali con loro». E poi ancora: «Una scelta nata dall’incontro fortuito con Gianluca Cantalamessa».

Gli insulti alla candidata della Lega

E la decisione di di presentarsi alle Regionali con Salvini ha scatenato una valanga di offese sui social. «Era qualcosa che mi immaginavo ma non mi aspettavo che potesse arrivare con una violenza verbale tale a livello di social. Negli incontri politici che ho fatto sul territorio sono stata sempre ben accolta e supportata dall’elettorato di centrodestra, ma anche dai cittadini in Campania». Mariam Cristine Scandroglio ha le idee chiare. E pensa che gli attacchi siano partiti da «gruppi organizzati molto vicini alla sinistra, che come hobby hanno di demonizzare e bullizzare chi non ha un pensiero uguale al loro. E io questo lo trovo riprovevole e molto ingiusto».

Le strumentalizzazioni della sinistra

E sulle accuse che piovono alla Lega in tema di immigrazione non ha dubbi. «Penso – ha sostenuto Mariam Cristine Scandroglio al Giornale – che questa sia una strumentalizzazione e una narrazione completamente sbagliata. In primis, perché la Lega non è contro l’immigrazione ma è contro i clandestini, in quanto si sa che è un partito a favore del rispetto delle regole e della legalità».

Le minoranze etniche

Mariam Cristine Scandroglio ha poi spiegato al Giornale «che il termine clandestino è stato molto strumentalizzato da comunicazioni e partiti di sinistra. Reputo che una persona che vive in Italia da più di 10 anni, 20 anni, lavora, paga le tasse qua, manda i figli a scuola qua, è errato chiamarlo immigrato. Si dovrebbero chiamare minoranze etniche. Questo voler continuare a utilizzare il termine immigrato per attribuire alla Lega un caos sociale, io lo vedo molto di più nell’altro lato che non da questo lato, perché è risaputo che anche le minoranze etniche sono a favore della legalità».