Don Marco Scandelli contro la pedofilia: “Se un prete ha certe esigenze lo faccia con un animale”

 

Don Marco Scandelli, parroco di Borgo Maggiore (San Marino), su Facebook se la prende con i preti pedofili: “Se un prete ha delle necessità fisiche si trovi una una donna o un uomo consenziente e maggiorenne. Al limite anche un animale”.

Il prete, parlando del caso di Calenzano, usa toni molto duri:

“Basta. Io capisco tutto e scuso tutto. Ma..Capisco che un prete possa avere un cedimento. Capisco tutto. Scuso tutto, guardo con misericordia tutto. Ma non questo. Non con un minore. Se un prete sente delle necessità fisiche, piuttosto (scusate il paradosso) si trovi una donna o un uomo consenziente e maggiorenne. Al limite anche un animale. Sono pur sempre peccati, ma non scandalizzano e non traumatizzano, non deviano gli innocenti”.

Il post è stato molto discusso. Tanto che il parroco ha poi pubblicato un secondo post nel quale spiega ciò che intendeva dire: “Che meraviglia! Un mio post, nel quale condannavo fermamente la pedofilia e mi indignavo contro i sacerdoti che compiono queste azioni schifose, è invece stato volutamente strumentalizzato. E così, un prete che dice quello che pensa contro un’aberrazione, viene messo sotto accusa. Questa è informazione? Questo è amore della verità? Mi si fanno dire cose che io non ho minimamente pensato, distorcendo un paradosso (peraltro segnalato nel mio post) con il quale volevo far capire il mio disgusto assoluto per la pedofilia, oltreché per altre aberrazioni. Mi auguro solo che il motivo che spinge questa gente a fare ciò che sta facendo nei miei confronti non sia quello di denigrare la mia persona o ancor di più la Chiesa che con Papa Francesco sta dando una bella sferzata. O, peggio ancora, cercare di isolare un sacerdote che ha preso una posizione forte contro la pedofilia. A chi combatte certe cose dovrebbe almeno tributarsi un po’ di rispetto. E silenzio. Ps: mi dicono che in un certo blog vengono sistematicamente cancellati tutti i commenti che in qualche modo prendono posizione a mio favore. Viva la libertà di parola!”.

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