Docente sospeso che augurò violenza alla figlia di Meloni: “Lei disposta ad incontrarmi”
La polemica divampa dopo il commento social del docente di tedesco Stefano Addeo, che ha augurato alla figlia della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni di vivere una tragedia simile a quella di Martina Carbonaro, la giovane di Afragola brutalmente assassinata dal fidanzato. La Presidenza del Consiglio ha contattato il professore, attualmente sospeso in via cautelativa dal suo incarico presso l’istituto scolastico di Cicciano (Nola).
La notizia del contatto, avvenuto a seguito della richiesta di incontro espressa da Addeo, è stata resa pubblica da La Ragione – Le Ali alla libertà. Il docente, al centro di un’ondata di indignazione, aveva risposto a un post di Giorgia Meloni sulla violenza di genere, in cui la premier ricordava la giovane Martina, con la frase choc: “Spero che tua figlia viva ciò che ha vissuto Martina.”
Un commento che ha scatenato una reazione immediata e unanime di condanna. La gravità delle parole di Addeo, soprattutto in considerazione del suo ruolo educativo, ha sollevato un polverone mediatico e politico. La sospensione cautelativa è stata disposta rapidamente, mentre le autorità scolastiche stanno valutando il provvedimento disciplinare appropriato.
La vicenda ha riacceso il dibattito sull’odio verbale sui social media, un fenomeno in crescita che coinvolge sempre più spesso anche figure istituzionali e del mondo dell’istruzione. La condanna pubblica è stata severa, con richieste di sanzioni esemplari e un invito a riflettere sulla responsabilità di chi, come i docenti, dovrebbe essere un esempio per i giovani.