Dittatura sanitaria, Luca Ricolfi: “Un governo di struzzi e incapaci, che ci terrorizza per farci obbedire”

“Un governo di struzzi e incapaci, che ci terrorizza per farci obbedire”: così un mese fa a L’aria che tira, il sociologo Luca Ricolfi aveva etichettato l’attuale governo Conte, per cui non ha mai nascosto la sua completa sfiducia. Ora ha raccolto le sue analisi in un libro, in uscita a gennaio con La nave di Teseo, dal titolo La notte delle ninfee, un duro j’accuse che non risparmia nessuno.

Giungendo a conclusioni evidenti quanto sconcertanti:

1) la seconda ondata era evitabile, tanto è vero che molti dei paesi occidentali l’hanno evitata;

2) ritardi e incertezze ci sono costate decine di migliaia di morti e decine di miliardi di Pil, oltreché questo triste Natale;

3) se non facciamo subito quel che dovevamo fare ieri, la terza ondata arriverà e il disastro economico sarà completo e difficilmente reversibile.

Lontano da ogni ideologia e fuori dalla assurda dicotomia tra negazionisti e rigoristi, Ricolfi ci dimostra che la tragedia che ci ha colpito avrebbe meritato ben altra gestione, che era possibile farlo e che altrove è stato fatto.

“Se il ministro della Sanità quest’estate pubblica un libro autoelogiativo ed è costretto a ritirarlo, vuol dire che era convinto che le cose andassero bene e che la seconda ondata non sarebbe arrivata. Molti politici adottano la politica dello struzzo, cioè nascondono a se stessi le verità che gli studiosi indipendenti conoscono perfettamente e di cui li hanno avvisati”. Luca Ricolfi a intervistato da Myrta Merlino a L’aria che tira.