Demoliti i decreti Sicurezza? Riprendono gli arrivi

La demolizione dei Decreti Salvini ci riporta l’invasione dritta in casa. Tra i migranti, soprattutto tunisini, si è diffusa la voce che in Italia i porti sono aperti e che chi arriva verrà accolto tra tutti gli onori.

Insomma, se prima allettava la finta regolarizzazione di chi entrava illegalmente in Italia grazie alle misure volute dal ministro all’Agricoltura Teresa Bellanova, ora ad attirare è la prospettiva di ricevere un trattamento di tutto rispetto. «Salvini il cattivo» non può più niente, a detta di qualcuno e allora via alle partenze e agli sbarchi a volontà. Nel silenzio più assoluto dei media di sinistra, ieri a Lampedusa si è raggiunto un record di arrivi. Circa 300 immigrati, per lo più tunisini, sono arrivati a bordo di 6 barconi, uno dei quali con sopra 95 persone, quasi tutti uomini. Molti lampedusani, esasperati dalla situazione, sono scesi al porto nuovo per vedere gli operatori di Frontex, bardati con camici e altri dispositivi di protezione, accogliere gli immigrati, molti dei quali, come si vede dai filmati, privi di mascherina. Qualcuno si è anche permesso di apostrofare il coordinatore della Lega Attilio Lucia. «Questo governo abusivo e complice – ha detto – annulla i decreti Salvini e porta una nuova invasione. Lampedusa non ne può più. La sua gente non si merita questo. Adesso l’hotspot sarà di nuovo riempito, la nave quarantena è già di fronte alla nostra isola e prenderà a bordo altri migranti, che una volta finito il periodo di osservazione riceveranno il foglio di via e saranno liberi di scorrazzare sul territorio nazionale. È una vergogna!». Peraltro, si apprende che cinque tunisini e marocchini sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa sono stati arrestati dagli uomini della Squadra mobile di Agrigento per «reingresso nel territorio nazionale italiano e nell’area Schengen, per espiazione di pena residua, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per aver fornito false generalità» dopo lo sbarco. Tra i reati commessi anche quelli di «violazione di domicilio, danneggiamento, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali». Attualmente si trovano rinchiusi nel carcere di Agrigento.

Sulla questione immigrazione è intervenuto anche il deputato della Lega Rossano Sasso. «Da fonti attendibili – chiarisce – apprendo che si starebbe verificando a Bari, nelle ultime ore, qualcosa di incredibile intorno alla nave quarantena Rhapsody. In particolare mi è giunta notizia che numerosi tunisini giunti a bordo di questa nave, avrebbero fatto perdere le proprie tracce, tutti con il foglio di via dall’Italia e quindi da espellere, ma incredibilmente lasciati liberi di andare dove gli pare». Una consuetudine, ormai, in ogni regione d’Italia. Sasso denuncia che «dal Viminale non filtra alcuna informazione, nemmeno sullo stato di salute di queste persone, che essendo scese da una nave posta in quarantena, potrebbero risultare ancora positive al Covid-19». E racconta poi che dalla Rhapsody «avrebbero chiesto rinforzi alla Prefettura e alla Questura di Bari, chiedendo l’invio di uomini a bordo, per motivi di ordine pubblico». Annuncia quindi un’interpellanza urgente al ministro Lamorgese per chiedere anche se sia vero che gli agenti sono saliti «privi di qualsiasi dispositivo di protezione» e se quindi siano esposti «ad alti rischi per la salute».