Delmastro (Fdi) attacca la Boldrini: “Dal Papa in ciabatte e in moschea con il velo”

Ha scatenato una certa bagarre, nell’aula di Montecitorio, l’intervento del deputato di FdI, Andrea Delmastro, contro l’accordo bilaterale tra Italia e Qatar. Il partito di Giorgia Meloni è stato l’unico a votare no alla ratifica, sottolineando che quel documento, più che come un accordo, si connota come un atto di sottomissione culturale, un cedimento a quella strategia di «soft power» che più di tutti proprio il Qatar, insieme all’Arabia Saudita, «ha messo in campo per l’islamizzazione dolce dell’Occidente, dell’Europa, dell’Italia». Una strategia contro la quale l’Italia, attraverso le azioni di alcuni suoi esponenti politici, ha già dimostrato di avere bassi anticorpi.

«La Boldrini in moschea col velo e in ciabatte dal Papa»
Delmastro, nel suo intervento, ha citato come esempi la copertura delle statue nude dei musei capitolini in occasione della visita del presidente dell’Iran e il velo di Laura Boldrini per la visita in moschea. «Viviamo – ha commentato il deputato di FdI – in un Paese dove una ex presidente della Camera trova normale andare per rispetto in moschea a Roma con il velo, ma quando va dal santo Padre mette ai piedi qualcosa che è poco più di una sciatta ciabatta». Un rilievo che ha scatenato la reazione furibonda di Emanuele Fiano e Filippo Sensi del Pd, da pochi giorni diventati compagni di partito di Boldrini.

Delmastro replica alla furia Pd: «A cuccia»
I due hanno iniziato a urlare all’indirizzo di Delmastro, che poi è stato tacciato di essere un «sessista» e un «fascista», con la solita tecnica della sinistra per deviare l’attenzione da argomenti che le sono scomodi. «Vergogna sei un sottomesso, noi non siamo sottomessi, non alzare la voce con me. A cuccia, sottomesso», è stata la replica di Delmastro, che si è rivolto anche alla presidente di turno, Maria Edera Spadoni, chiedendole «di farlo accucciare da buon sottomesso». «Non ci tapperete mai la bocca, noi difendiamo la nostra civiltà e la crisitanità», ha avvertito Delmastro tornando poi a mettere in guardia contro «l’accelerazione dell’islamizzazione dolce della nostra società».