Crisi Ucraina, arriva la pesante accusa dalla Turchia: “Alcuni Paesi della Nato…”

CRISI UCRAINA, ZELENSKY: “LA RUSSIA NON È PRONTA PER LA PACE

Ennesimo giorni di guerra in Ucraina, con le truppe russe che stanno proseguendo l’offensiva nel Donbass. Nel frattempo, nelle scorse ore – come riportato da “Repubblica.it” – il Presidente ucraino Zelensky è tornato a parlare e lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa tenuta a Kiev a fianco del Presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Il numero uno ucraino ha speso delle parole dure nei confronti della Russia ed ha dichiarato: “Sono pronto da tre anni per dialogare con la Federazione Russia e con il suo Presidente. Loro non sono pronti per una soluzione pacifica”.

Anche in queste fasi così complicate della guerra, con la Russia che appare determinata a conquistare quanto prima il Donbass, prosegue il lavoro della diplomazia internazionale finalizzata ad arrivare nel più breve tempo possibile al cessate il fuoco in Ucraina. In uno scenario di questo tipo, vanno segnalate le pesanti dichiarazioni giunte nelle scorse ore dalla Turchia. A prendere la parola è stato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, il quale – come riportato da “Fanpage.it” – ha utilizzato delle parole piuttosto dure: “Ci sono Paesi all’interno della Nato che non vogliono che la guerra continui”. Secondo Cavasoglu l’obiettivo di questi Paesi è che “la Russia si indebolisca”.

CRISI UCRAINA, BIDEN: “ARMI E MUNIZIONI AFFLUIRANNO OGNI GIORNO”

Mentre la guerra procede senza soste in Ucraina, il Presidente Zelensky continua a chiedere con cadenza quotidiana l’invio di nuove armi agli alleati occidentali per riuscire a respingere l’offensiva finale che i russi stanno sferrando in questi giorni nel Donbass. A tal proposito, nelle scorse ore sono arrivate le rassicurazioni all’Ucraina da parte del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il quale – come riportato da Repubblica.it” – ricevendo i vertici militari alla Casa Bianca, ha spiegato che armi e munizioni affluiranno ogni giorno per aiutare gli ucraini a difendersi dall’aggressione dei russi.