Covid, Galli: “Avevo un’embolia polmonare, ho rischiato di finire all’altro mondo”

Massimo Galli, virologo ed ex direttore del reparto di Malattie infettive del Sacco di Milano, ha fatto il punto sulla situazione pandemica in Italia ed evidenziato come il vaccino generi una risposta diversa da persona a persona, che su alcuni soggetti può anche essere nulla.

Galli sulla risposta al vaccino

Intervistato da Mara Venier durante Domenica In, l’esperto ha spiegato che nel nostro paese sono presenti ancora tanti contagi perché il Covid evolve in modo molto rapido. Ciò fa sì che i vaccini attualmente disponibili, impostati sul virus di Wuhan, proteggano ancora dalla malattia grave ma non dall’infezione, nemmeno con le tre dosi. Anche se, ha chiarito, chi ha fatto anche il richiamo ha comunque meno probabilità di contrarre l’infezione.

Galli ha poi aggiunto che gli ultraottantenni e le persone con problemi di risposta immunitaria dovrebbero fare anche la quarta dose. Questo perché per il vaccino non vale “l’uno vale uno“, ma ognuno sviluppa una risposta diversa. “Talvolta nelle persone che hanno particolari problemi non c’è nemmeno questa risposta“, ha evidenziato.

Galli sull’embolia polmonare

L’esperto si è infine lasciato andare ad un racconto personale sulla malattia che lo ha colpito a fine 2019 e di cui ha trattato anche nel suo ultimo libero.

Avevo avuto un’embolia polmonare ma ho clamorosamente sbagliato diagnosi e sono andato in giro per 10 giorni rischiando di andare nell’altro mondo”, ha spiegato aggiungendo di essere tornato in servizio quattro giorni prima che la Cina rendesse noto di avere i primi casi di Covid.