“Cosa succede a luglio”. Covid Italia, parlano Bassetti e Pregliasco: “Colpisce anche i vaccinati”

Covid estate 2022, le previsioni degli esperti. Un bilancio reso nel corso di una lunga intervista per Fanpage.it in cui a confrontarsi in merito all’emergenza sanitaria sono stati Fabrizio Pregliasco, Matteo Bassetti e Nino Cartabellotta che hanno rivelato a tutti i possibili scenari in vista della bella stagione.

Covid Italia Estate 2022, cosa accadrà? Hanno risposto alla domanda tre esperti. “ci sarà un picco a fine luglio, sperando che non ci sia una proporzione – finora non c’è – di casi gravi, perché le persone che si stanno infettando”, le parole a Fanpage. it del virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco.

Covid Italia Estate 2022 Fabrizio Pregliasco Matteo Bassetti

 

Covid Italia Estate 2022, parlano gli esperti: “Cosa succede a luglio”

“Noi abbiamo il 7.4% di reinfezioni però tutto questo su una popolazione comunque in parte protetta fa sì che ci siano meno casi gravi. Questa presenza importante, se non arriva una nuova variante, ad agosto si andrà ad esaurire perché se sono colpiti in tanti saranno protetti. Però poi ci saranno successive ondulazioni, forse già in autunno ci sarà una nuova ondata”, aggiunge l’esperto.

Covid Italia Estate 2022 Fabrizio Pregliasco Matteo Bassetti

Sulla questione si è esperto anche Matteo Bassetti: “Oggi grazie alle vaccinazioni e ai farmaci la malattia che causa il Coronavirus dalla variante Omicron 5 è profondamente diversa rispetto a quella dovuta alle precedenti varianti”, poi sottolinea: “Stiamo vedendo persone che entrano per problemi diversi dal Covid ma che vengono classificati come tali”.

Covid Italia Estate 2022 Fabrizio Pregliasco Matteo Bassetti

“Ancora oggi, abbiamo 600mila persone attualmente positive, di cui la maggior parte è in isolamento domiciliare ma il tasso di positività è alto, intorno al 13%, quindi di virus in giro ancora ce ne è tanto. Tuttavia, grazie alla minore virulenza di Omicron e alle coperture vaccinali l’impatto sugli ospedali è enormemente più basso”, sono state le parole di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.