Coronavirus, quasi 4000 contagiati. Si valutano nuove zone rosse
Il coronavirus non sembra fermarsi. In Italia, dall’inizio dell’epidemia, 4.636 persone hanno contratto il virus cinese, 778 in più rispetto a mercoledì 5 marzo.
Di queste, 197 sono decedute (49 in più di ieri) e 523 sono guarite (+109). Al momento, i soggetti positivi sono 3.916. A comunicare i dati, il commissario straordinario per l’emergenza Angelo Borrelli nel corso del punto stampa quotidiano.
In particolare, i pazienti ricoverati con sintomi sono 2.394 (604 in più rispetto alla giornata di ieri); 462 sono in terapia intensiva (+111), mentre 1.060 sono in isolamento domiciliare fiduciario (-95). Continua a salire anche il bilancio delle vittime: 197 in totale, 49 nella sola giornata di oggi. “Complessivamente, i pazienti guariti sono l’11,98% del totale. I deceduti il 4,25%“, ha spiegato Borrelli. Un dato che infonde ottimismo è invece quello delle persone guarite. Sono 109 i pazienti guariti dal coronavirus nelle ultime 24 ore per un totale di 523 persone.
Nel dettaglio, si contano 2.612 casi in Lombardia (compresi 469 guariti e 135 decessi), 870 in Emilia Romagna (17 guariti e 37 decessi), 488 in Veneto (22 guariti e 12 decessi), 159 nelle Marche (4 decessi), 143 in Piemonte (4 decessi), 79 in Toscana (un guarito), 57 in Campania, 54 nel Lazio (3 guariti e un decesso), 32 in Liguria (5 guariti e 3 decessi), 31 in Friuli (3 guariti), 24 in Sicilia (2 guariti), 17 in Puglia (1 guarito e 1 decesso), 16 in Umbria, 12 in Molise, 10 a Trento, 9 in Abruzzo, 7 in Val d’Aoista, 5 in Sardegna, 4 in Calabria e Bolzano, 3 in Basilicata.
Zone rosse
Il commissario Borrelli ha inoltre fatto il punto sulle zone rosse. Pochi giorni fa, l’impennata di casi nel Bergamasco aveva fatto spuntare l’ipotesi di allargamento di queste aree. “Stiamo valutando – aveva spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro – l’opportunità di estendere la zona rossa sulla base di alcuni criteriepidemiologici, geografici e di fattibilità della misura. Stiamo analizzando con la Lombardia, con grande attenzione, i nuovi casi nei comuni della cintura bergamasca e stiamo vedendo con i dati d’incidenza e in base ai tassi di riproduzione del virus“. Ora Borrelli ha spiegato che si sta ancora ragionando sulla situazione: “Il comitato tecnico scientifico sta analizzando le informazioni dei dati in nostro possesso e per domani sapremo quale sarà la sorte delle zone rosse“.
Silvio Brusaferro ha aggiunto che “la realtà della Lombardia è particolare. I dati mostrano che c’è un incremento in alcune aree, i dati confermano questa crescita e il comitato tecnico scientifico sta lavorando attentamente per capire e suggerire delle misure da adottare, è in fase di discussione e analisi”. Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, quindi, non esclude l’ipotesi di allargare la zona rossa in altre aree della Lombardia.
“Oggi registriamo 395 tende per il pre triage all’esterno degli ospedali, questo per riuscire a trattare preventivamente eventuali persone positive e non infettare i Pronto soccorso“, ha fatto poi sapere il capo della Protezione Civile annunciando anche l’arrivo di 2 milioni di mascherine con le quali sarà dato supporto a tutte le regioni.