Coronavirus, nuove regole per le Regioni: jogging, fumo in strada e megafoni, ecco cosa cambia

Nuove zone arancioni e due nuove zone rosse. L’Italia, a distanza di poco tempo dall’ultimo Dpcm, cambia di nuovo. E con il cambiamento di colore, ossia di entità dell’emergenza coronavirus nelle varie regioni, ecco che subentrano nuove strette.

A Roma, Napoli, Bologna, Benevento, Torre Annunziata scattano gli ingressi contingentati nel centro storico, mentre in Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia è vietato passeggiare anche nelle città e nei paesi. Ma c’è addirittura chi pensa a come limitare gli affollamenti. Nella Capitale e in Abruzzo hanno addirittura pensato all’utilizzo di vigili con tanto di megafono.

In tutto il Lazio vengono chiuse “le grandi strutture di vendita nei giorni festivi e prefestivi indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, salvo generi alimentari, le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole”. In Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, invece, scattano le stesse misure negli outlet e gli anziani hanno la precedenza nelle prime due ore di apertura.

Oltre alle limitazioni previste dal governo in Emilia non si potrà passeggiare e fare sport sul lungomare, mentre in Friuli chi vuole dedicarsi alla ginnastica dovrà stare lontano dai centri storici.

L’attività motoria a Bolzano è consentita entro una distanza massima di 1.000 metri dalla propria abitazione e sarà controllato attraverso una applicazione del telefono. Ancora più assurdo quanto previsto a Rimini, dove è ammesso passeggiare o correre sul lungomare, purché non ci si fermi.

Un’altra misura adottata per contenere il contagio è quella del senso unico a cui hanno aderito Verona e Pesaro, mentre a Cittadella, in provincia di Padova, è stato inserito il divieto di fumo in strada.