Coronavirus, Nicola Porro: “Attraverso il terrore, è stato realizzato un esperimento sociale per il controllo”

 

Allora, Nicola Porro, quest’anno niente vacanze? La tua Quarta Repubblica andrà in onda fino alla fine di luglio. Cos’è? Voglia di sfidare il politicamente corretto quando la concorrenza stacca?
«Non c’è nulla di eroico. È stata una decisione dell’azienda, che ha scelto di tenere aperta l’informazione fino al 27 luglio e ha deciso di farlo con me. Una scelta strategica».

Addio vacanze.
«Ne farò poche. La stagione televisiva, complici le elezioni regionali a settembre, ripartirà molto presto. Certo non potrò fare come lo scorso anno, quando ho fatto praticamente il giro del mondo».

Tu sei stato uno dei primi ad ammettere pubblicamente di aver contratto il Coronavirus: hai avuto paura durante la malattia?
«Zero. Anche perché ho avuto la fortuna di essere seguito da due bravissimi professionisti, Di Perri e Antinori, che mi hanno subito tranquillizzato spiegandomi, da medici clinici, quale fosse la situazione».

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