Coronavirus, impennata di casi nel Bergamasco, Iss: “Valutiamo zona rossa”

C’è stata una impennata di casi nel Bergamasco, con un incremento di positivi a Bergamo di 129, superiore rispetto persino al focolaio di Lodi dove è stato di 98“.

A dichiararlo, nel corso di una conferenza stampa sull’emergenza coronavirus, è stato l’assessore al welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera che ha annunciato la possibilità di estende la zona rossa.

Tra i comuni di Alzano e Nembro, nel Bergamasco, “è un dato di fatto l’impennata di casi positivi al coronavirus” e per questo “abbiamo chiesto all’Istituto Superiore di Sanità di fare valutazioni e suggerire a noi e al governo le migliori strategie” per contenere il contagio e “garantire il meglio delle cure a tutti coloro che ne hanno bisogno”, ha continuato Gallera. “Se l’Iss stabilirà che è meglio fare la zona rossa – ha aggiunto – faremo la zona rossa. L’Iss farà una comunicazione ufficiale al ministero della salute e a Regione Lombardia. Il metodo migliore è quello di affidarsi alla scienza e noi ci affidiamo alla scienza“.

In particolare, in Lombardia si registrano 482 positivi a Lodi, 372 a Bergamo, 287 a Cremona, a Pavia 122 e a Milano 93. All’ospedale Papa Giovanni XII di Bergamo si trova ricoverato anche un bimbo di poche settimane risultato positivo al coronavirus. Sulle sue condizioni c’è grande attenzione, perché il paziente è molto piccolo, ma respira da solo e il quadro non appare particolarmente preoccupante al momento.

Stiamo valutando – ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro – l’opportunità di estendere la zona rossa sulla base di alcuni criteri epidemiologici, geografici e di fattibilità della misura. Stiamo analizzando con la Lombardia, con grande attenzione, i nuovi casi nei comuni della cintura bergamasca e stiamo vedendo con i dati d’incidenza e in base ai tassi di riproduzione del virus“. Dato l’incremento di casi positivi, una nuova zona rossa potrebbe quindi sorgere in alcuni comuni della bergamasca. “In senso economico vogliamo che si consideri zona rossa tutta la Regione Lombardia. Il problema economico è su tutta la regione“, ha dichiarato il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala.

L’ultimo bollettino

Mentre le autorità svolgono tutti gli accertamenti del caso, l’ultimo bollettino riporta dati poco rassicuranti. In Italia, dall’inizio dell’epidemia, 2.502 persone hanno contratto il Covid-19. Di queste, 160 (+11) sono guarite, mentre le vittime salgono a 79 (27 in più rispetto alla giornata di ieri). Al momento quindi i soggetti positivi sono 2.263, “di cui l’88% sono situate in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto“. Secondo i dati riportati dal commissario straordinario Angelo Borrelli, mille persone si trovano in isolamento domiciliare mentre 299 sono in terapia intensiva. Il coronavirus si è diffuso in tutta Italia (l’unica regione a non avere casi è la Valle d’Aosta) con numeri importanti in Lombardia (1.520 contagi) , Emilia Romagna (420) e Veneto (307).

Nuove misure

Il ministro della Salute, Roberto Speranza domani, sarà a Palazzo Lombardia per approfondire la situazione sanitaria della Lombardia e valutare quali ulteriori misure dovranno essere adottate in merito“, ha annunciato il presidente della Regione, Attilio Fontana. “Oggi – ha fatto sapere Fontana – abbiamo individuato le proposte da presentare domani pomeriggio al Governo. Sono relative alle misure finanziarie da adottare per sostenere i nostri lavoratori e i nostri imprenditori che stanno subendo dei gravi danni dall’emergenza provocata dal Covid-19“.