Coronavirus, dramma a Bologna: bambina di 11 anni ricoverata e intubata, è grave

 

A Bologna tra i ricoverati per Coronavirus c’è anche una ragazzina di 11 anni. È arrivata in ambulanza al Sant’Orsola da Ferrara nella notte tra martedì e mercoledì e, senza neppure passare dal Pronto soccorso, è stata portata in terapia intensiva e intubata, rivela Il resto del Carlino. La bambina, che non ha altre patologie, ora è grave e in prognosi riservata. Il trasferimento al Policlinico è stato disposto da un ospedale che si trova al di fuori della provincia bolognese.

 

“Stiamo affrontando l’inizio della terza ondata: non possiamo mollare ora, nel momento in cui stiamo mettendo tutto il nostro impegno per accelerare la campagna vaccinale, indispensabile per battere questo terribile virus”, ha detto il governatore Stefano Bonaccini a poche ore dall’incontro a Roma con il governo.

Del resto ieri si è registrato un balzo dei contagi in tutta Italia. Nelle ultime 24 ore sono stati 19.886 i nuovi casi di Coronavirus registrati da Nord a Sud, con 308 nuove vittime che portano il totale a 96.974 dall’inizio della pandemia. Non basta la campagna vaccinale, che pure procede bene, a frenare il contagio. A preoccupare sono soprattutto le varianti di importazione del virus, che sembrano avere un ruolo importante nel contagio che continua a salire, secondo l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.

 

“L’incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente – dice il presidente Gimbe – è l’indicatore più sensibile per identificare le numerose spie rosse che si accendono nelle diverse Regioni”. Tra le situazioni sotto la lente di tecnici ed esperti, quella dell’Emilia Romagna, appunto. Il Bolognese, ma non solo, è nel pieno del “terzo picco” della pandemia e “come per il circondario imolese”, da oggi diventati zona ‘arancione scuro’. Immediato lo stop delle lezioni in presenza, ad esclusione delle elementari. Anche per l’area metropolitana di Bologna si “valutano” misure più severe per contenere i contagi anche in considerazione della circolazione della variante inglese.

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