Coronavirus, dopo Berlusconi ecco Moncler: altri 10 milioni per l’ospedale della Fiera

Dieci milioni di euro. La stessa cifra che ha stanziato Silvio Berlusconi. E il fine è lo stesso: avviare il progetto promosso dalle Regione Lombardia che prevede la realizzazione di un ospedale con oltre 400 posti di terapia intensiva all’interno della ex Fiera di Milano. È quanto ha deciso di donare Moncler, azienda tessile italiana.

“Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario. Non possiamo e non vogliamo abbandonarla — ha spiegato Remo Ruffini, ad e presidente di Moncler —. È un dovere di tutti restituire alla città ciò che fino ad ora ci ha dato. Ho manifestato all’assessore Giulio Gallera la volontà di supportare questo grande progetto sin dal momento in cui è stato ipotizzato e ora che ci sono ragionevoli certezze sulla fattibilità, siamo pronti a sostenerlo. Sono certo che il team della Regione Lombardia, supportato anche dall’esperienza di Guido Bertolaso, possa far diventare al più presto questa grande iniziativa realtà”.

Ospedale in Fiera: a che punto è il progetto

I prototipi dei moduli che comporranno l’ospedale all’interno della Fiera MilanoCity sono stati allestiti. Per il momento non sono funzionanti, ma l’obiettivo della Regione è quello di moltiplicarli (letteralmente) e trasformare una sezione dell’ex polo fieristico in un vero nosocomio. Per il momento, tuttavia, non è ancora stato reso noto quando potrebbe diventare operativo l’ospedale. “Ho avuto un’altra riunione operativa con il team di Bertolaso. Devo dire che c’à stata una notevole accelerazione per la realizzazione dell’ospedale in Fiera Milano — ha dichiarato il presidente Attilio Fontana parlando con i giornalisti nel pomeriggio di martedì—. Sono ottimista, aspettiamo le ultime risposte sui respiratori”.

Fontana, rispondendo a una domanda dei cronisti, ha ribadito che “continua anche il confronto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella” che “è molto attento ed esprime la sua vicinanza e il suo sostegno a chi lavora sul campo. Credo che debba essere sempre aggiornato di ogni evoluzione della situazione”.