Coronavirus, a Milano aumentano i contagi ma la curva cresce meno rapidamente: i dati

Continua a estendersi l’ombra del Coronavirus a Milano. Ma negli ultimi giorni sembra che la linea dei contagi si sia inclinata leggermente verso il basso in tutta la Lombardia. Secondo l’ultimo bollettino reso noto alle 15.30 di lunedì 16 marzo dall’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, all’ombra della Madonnina ci sono 813 persone positive (42 in più rispetto a domenica). In tutta la Regione i casi totali sono 14.649 (aumento di 1.377): praticamente il 10,4% in più, un aumento più lieve rispetto a lunedì 9 marzo quando ci fu un boom del 25,7%.

I decessi in tutta la Regione sono arrivati a 1.420 (202 in più rispetto a domenica). Aumentano anche le persone ricoverate in terapia intensiva: attualmente sono 823.

I contagi da Coronavirus nelle province lombarde

Nella giornata di lunedì 16 marzo la provincia di Milano è diventata la terza con il maggior numero di contagi. Di seguito la situazione

Fontana: “Non c’è più una progressione violenta”

“Si potrebbe incominciare a dire che forse non c’è più quella progressione violenta che c’era nei giorni scorsi. Per il momento il virus è ancora in progressione ma non sembra essere esponenziale. Questo ci fa moderatamente piacere”. Lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana nel primo pomeriggio di lunedì 16 marzo durante una conferenza stampa davanti a Palazzo Lombardia.

“Sono convinto che se continueremo questa sorta di isolamento, se riusciremo a mantenere l’impegno a non incontrare gente e a stare nella propria abitazione, la cosa si risolverà — ha proseguito Fontana —. I i numeri possono iniziare a darci ragione. Abbiamo ancora 3 o 4 giorni di tempo in cui si vedranno gli effetti di queste misure. È l’unico mezzo per arrivare a una soluzione e impedire che il virus continui a circolare”.

La statistica del Coronavirus: come guardare i dati

Se si analizza l’andamento dei numeri(consapevoli che si parla di persone, a migliaia), si può avere un abbozzo di risposa, da mettere alla prova giorno dopo giorno. In Lombardia la curva sembra essere sempre più lineare e non esponenziale. E ciò lo si vede dai dati del grafico qui sotto. La percentuale di nuovi contagiati sembra essere (mediamente) in calo.

Coronavirus, Sala: “Il contagio non deve sfondare a Milano. Domenica ancora tanta gente in giro”

“I dati del contagio in città sono in linea con i giorni precedenti. Il virus a Milano non sta sfondando ma è fondamentale che non sfondi perché se lo facesse il nostro sistema sanitario andrebbe in crisi. Quindi continuate a seguire le regole”. Lo ha detto il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala, in un videomessaggio pubblicato su Facebook nella mattinata di lunedì 16 marzo.

“Ieri (domenica, ndr) tanti mi scrivevano lamentandosi di vedere troppa gente in giro — ha proseguito Sala —. Non è il caso di mettersi gli uni contro gli altri, ma i comportamenti devono essere uniformi”.

Come avanza il contagio a Milano: tutti i dati

Data Casi a Milano
3 marzo 2020 37
4 marzo 2020 62
5 marzo 2020 86
6 marzo 2020 119
7 marzo 2020 158
8 marzo 2020 171
9 marzo 2020 208
10 marzo 2020 246
11 marzo 2020 359
12 marzo 2020 451
13 marzo 2020 534
14 marzo 2020 632
15 marzo 2020 771
16 marzo 2020 813

L’ospedale in Fiera “Covid-19”, Fontana: “Andiamo avanti”

“Ho avuto la conferma – ha spiegato – che entro una settimana dovrebbero arrivare circa 140 respiratori. Altro discorso quello legato alla realizzazione del nuovo ospedale alla Fiera di Milano per il quale al momento non abbiamo avuto risposte. Il commissario ha chiesto ulteriore tempo per capire se riesca a rispondere alle nostre richieste. Intanto stiamo cercando anche autonomamente altri respiratori per mettere insieme quanto riesce a trovare la Protezione civile e quanto troviamo noi”.

Fontana ha ricordato che dal momento che la progressione dei contagi continua “la Lombardia deve attrezzarsi per realizzare tanti altri nuovi posti di rianimazione”. Secondo il governatore con il nuovo ospedale in Fiera a Milano ci sarebbe non solo “una serie di risparmi di scala importanti”, ma “nel momento in cui si dovesse estendere la gravità di questa emergenza anche ad altre regioni, quello del Portello potrebbe diventare un hub importante anche per le regioni che dovessero andare in insufficienza come posti di rianimazione”.

Per quanto riguarda gli allestimenti, Fontana ha spiegato che “un modulo è già pronto, sostanzialmente mancano i respiratori e gli allacciamenti. Dal momento in cui avremo la disponibilità in 5/7 giorni potremmo concludere tutto”.

Nel pomeriggio il presidente Attilio Fontana, insieme al presidente della Fondazione Fiera Milano, Enrico Cazzali, effettuerà un sopralluogo nei padiglioni della Fiera di Milano dove dovrebbe sorgere il nosocomio.

Ospedale da campo a Cremona

Sarà allestito presso il presidio di Cremona, un ospedale da campo con 60 posti letto e 8 di terapia intensiva donato dalla Ong americana appartenente alla chiesa cristiano evangelica americana Samaritan’s Purse. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera che, durante la quotidiana diretta Facebook per fare il punto sull’emergenza Coronavirus, ha ringraziato la Cooperazione internazionale per “questo gesto di grande solidarietà” e il Dipartimento nazionale della Protezione civile che ha fatto da tramite. “È una bellissima notizia – ha detto Gallera – e già domani arriverà un primo contingente. Lo staff sarà composto da 60 persone e tutto sarà interamente pagato da loro”.

Voucher per le imprese lombarde: 4,5 milioni di euro a fondo perduto

La giunta regionale ha varato nelle scorse ore un fondo di 4,5 milioni di euro per le imprese lombarde che attivano lo smart working. Ecco come partecipare al bando.

Primo migrante contagiato

E’ stato trovato positivo un migrante a Milano, ospite di un centro accoglienza di via Fantoli. E’ il primo caso di positività nell’ambito dei sistemi di accoglienza di migranti e richiedenti asilo. La struttura è stata sanificata e l’uomo (che sta abbastanza bene) è sotto costante monitoraggio medico. Gli altri ospiti della struttura sono stati in parte trasferiti in una struttura vicina.