Conte smentito dai video: nel 2018 firmò l’impegno a rafforzare le spese NATO
In un recente intervento in aula parlamentare, l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha affermato con fermezza: “Facevo il professore a Firenze, non ho firmato nulla” in merito alle decisioni italiane riguardanti l’aumento della spesa militare per la NATO. Questa dichiarazione ha immediatamente riacceso il dibattito pubblico e politico sull’effettivo impegno dell’Italia nell’Alleanza Atlantica e sulla coerenza delle parole dell’ex premier.
La spiegazione di Conte e i retroscena
Contro ogni aspettativa, Conte ha ribadito di non aver firmato alcun documento riguardante l’aumento delle spese militari durante il suo mandato come presidente del Consiglio. Tuttavia, analizzando i fatti e i documenti disponibili, emerge una realtà ben diversa. Durante il vertice NATO del luglio 2018, ancora in carica come capo del governo, Conte indossava una spilla dell’Organizzazione e si impegnava con le parole a sostenere gli obiettivi di spesa della NATO.
Il vertice NATO del 2018: cosa si vede nei video
Il video ufficiale di quella riunione, accessibile su YouTube, mostra chiaramente Conte impegnato in discussioni con gli altri leader alleati, e addirittura con la spilla dell’Alleanza Atlantica ben visibile sul suo cappotto. In quell’occasione, egli ribadiva come l’Italia mantenesse gli impegni già assunti nel 2014, senza alterare le linee di spesa e perseguendo l’obiettivo di allocare il 2% del PIL per la difesa, in linea con le richieste di Washington e delle altre nazioni alleate.
Qual è la firma ufficiale?
Se le parole di Conte sono state smentite dai fatti, anche i documenti ufficiali confermano la sua partecipazione attiva negli impegni NATO presi dall’Italia. La dichiarazione finale del vertice di Bruxelles del 2018, sottoscritta anche da Conte, sottolinea l’“incrollabile impegno” dell’Italia a rispettare il Defence Investment Pledge, ovvero l’impegno di aumento delle risorse per la difesa entro il 2024, come stabilito nel 2014.
L’aumento della spesa militare sotto i governi Conte
E i fatti non si fermano alle parole. Tra il 2019 e il 2022, durante i governi Conte I e II, la spesa per la difesa ha superato i 25 miliardi di euro, con ben 22 schemi di decreto ministeriale approvati in Parlamento. Nel 2021, anche il Movimento 5 Stelle, all’epoca partner di governo, ha votato a favore dell’aumento di risorse dedicate alla difesa, attestando il suo supporto all’impegno nazionale.