Conte: “Se volete sostituirmi, ditemelo”

“Sta succedendo qualcosa? Ci sono piani per sostituirmi?”. Il premier Giuseppe Conte ha cominciato a capire che le voci di trame alle sue spalle non sono prive di fondamento e ha scoperto le carte davanti ai capidelegazione della maggioranza.

Il retroscena de La Stampa conferma la “soffiata” de ilGiornale.it pubblicata ieri. Le manovre di Matteo Renzi, l’irritazione del Pd verso la “palude” del governo e l’ambizione nascosta di Luigi Di Maio di “superare il maestro” e arrivare a Palazzo Chigi, sono tutti elementi che lasciano presagire tempi cupi per il premier Conte. Il leader di Italia Viva, che prima dell’arrivo della pandemia non vedeva l’ora di far fuori il premier, ora se che è bene non causare una crisi dal momento che la soluzione prospettata dal Colle è il ritorno al voto. E le elezioni comporterebbero la scomparsa dei renziani che si sono improvvisamente riscoperti favorevoli al maggioritario. Una legge proporzionale con lo sbarramento al 5% segnerebbe la fine politica del ‘senatore di Scandicci’ che, invece, ora punta a ottenere varie presidenze alle commissioni che si rinnoveranno a breve. Dal Pd sono arrivate delle rassicurazioni sul futuro del governo, “Noi siamo pienamente collaborativi e non poniamo alcun problema a lui alla sua squadra, l’importante è che qualcuno non pensi che la responsabilità delle risposte non date cada sul Parlamento, questa è del governo”, avverte, però, Graziano Delrio, intervistato dal Messaggero. E ancora: “Da buoni alleati diciamo al premier di essere rapido nelle decisioni e di superare i ritardi: va presentato il piano nazionale per le riforme e il programma in Europa per dimostrare di meritare e di sapere usare i fondi che l’Italia otterrà solo grazie alla scelta europeista impressa dal Pd”.

I veri problemi per il premier arrivano proprio dal M5S e l’unica certezza che salva Conte dai mugugni dei parlamentari grillini è il sostegno di Beppe Grillo. Nonostante questo, però, Di Maio è in fermento e il Pd potrebbe decidere di favorire la sua ascesa verso Palazzo Chigi in cambio della scelta del nuovo inquilino del Quirinale. A smontare le ambizioni del ministro degli Esteri è la senatrice Paola Taverna che, secondo La Stampa, avrebbe detto ad alcuni colleghi: “Può scordarselo”, intendendo il posto da presidente del Consiglio. E ha aggiunto: “Sarà Grillo a farglielo capire”. E l’opinione della Taverna avrà un peso sempre maggiore nel Movimento nei prossimi mesi. Indiscrezioni di Palazzo, raccolte da ilGiornale.it, dicono che la senatrice romana è fermamente decisa a raccogliere da Vito Crimi il testimone e diventare così il nuovo capo politico del Movimento Cinquestelle non appena si terranno gli Stati Generali.