Conte prepara un altro Dpcm: cosa si può fare questa estate

 

Un nuovo Dpcm sta per arrivare: nelle prossime ore, il premier Conte firmerà l’ultimo decreto con le linee guida per ulteriori aperture.

È la cosiddetta Fase 3 che darà il via libera, tra le altre cose, ai centri estivi per bambini, alle aree gioco e agli sport di contatto. Il nuovo Dpcm sarà composto da dieci articoli validi a partire da lunedì 15 giugno e fino al prossimo 14 luglio. Ma vediamo in concerto cosa cambierà dalla prossima settimana.

Tornano le “partitelle”, il calcetto con gli amici, il beach volley. Non solo. Via libera anche a boxe, basket, arti marziali e tutti gli sport da contatto messi fuori gioco dal Covid-19 e dal lockdown. “A decorrere dal 15 giugno 2020 – si legge nella bozza del Dpcm – è consentito lo svolgimento anche degli sport di contatto nelle Regioni e Province Autonome che abbiano preventivamente accertato, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori, in conformità con le linee guida di cui al periodo precedente per quanto compatibili”.

Da lunedi riaprono anche le aree gioco per i più piccoli: è consentito l’accesso dei minori, insieme ai familiari o altre persone (ad esempio baby sitter) sempre nel rispetto delle regole del distanziamento. “L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento di cui all’articolo 1, comma 8, primo periodo, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”, si legge nella bozza.

Riaprono anche le sale giochi, sale scommesse e sale bingo. E ancora, i centri benessere e le terme. Nella bozza del Dpcm si parl anche della riapertura dei comprensori sciistici.

Si dovrà aspettare ancora per tornare a ballare in discoteca. L’apertura dei locali è stata infatti rinviata ancora di un mese.
Prevista in un primo momento per lunedì, il governo ne ha adesso fissato la scadenza al 14 lugli insieme a sale da ballo, fiere e congressi.

Restano vietati fino al 30 giugno “gli spostamenti da e per Stati e territori diversi da quelli” che sono: “membri dell’Unione europea; fanno parte dell’accordo di Schengen; Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano”, e “a decorrere dal 16 giugno 2020, Albania, Bosnia e Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del nord, Serbia”, salvo “che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.

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