Conte attacca il governo e Meloni, la premier risponde con fermezza

**Referendum 2024: Conte attacca il governo e Meloni, la premier risponde con fermezza**

Mancano pochi giorni alle consultazioni referendarie del 8 e 9 giugno, un appuntamento cruciale che vede coinvolti milioni di italiani chiamati a esprimersi su cinque quesiti, quattro riguardanti il lavoro e uno sulla cittadinanza. La campagna elettorale si infiamma tra attacchi e difese, mentre si avvicina il momento di un voto che potrebbe avere ripercussioni significative sul panorama politico e sociale del Paese.

**Le parole di Giuseppe Conte: un appello alla mobilitazione popolare**

L’ex premier Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha lanciato un forte appello alla partecipazione: “Serve una grande mobilitazione popolare”, ha dichiarato in un’intervista a La Notizia. Secondo Conte, il voto rappresenta un’occasione fondamentale per riaffermare l’unità delle opposizioni e creare un’alternativa credibile al governo Meloni. Criticando aspramente le posizioni del governo sui temi del lavoro, l’ex premier ha sottolineato come in Italia manchi il salario minimo e come oltre due milioni di giovani siano costretti a contratti precari. “Restare a casa significa lasciare che siano gli altri a decidere per i cittadini”, ha affermato, invitando gli italiani a recarsi alle urne per dire “quattro sì” ai quesiti referendari.

Conte ha anche definito “vergognoso” il messaggio della premier Giorgia Meloni a favore dell’astensione, e ha criticato duramente il Jobs Act, ritenuto una legge che ha peggiorato le condizioni del mercato del lavoro. Ricordando le leggi approvate durante i suoi governi, ha ribadito l’importanza di un dibattito pubblico aperto e ha denunciato come i media abbiano oscurato il referendum, danneggiando così la democrazia e il ruolo del Parlamento.

**Le parole di Meloni: rispetto e diritto di scelta**

Dall’altra parte, la premier Giorgia Meloni ha risposto alle polemiche con fermezza. Durante l’intervento alla seconda edizione de *Il giorno de La Verità* a Palazzo Brancaccio, Meloni ha confermato che si recherà comunque al seggio, anche senza esprimere un voto, come gesto di rispetto verso l’istituto referendario e la partecipazione popolare. La leader di Fratelli d’Italia ha spiegato di non condividere i temi dei quesiti, in particolare quello sulla cittadinanza, e ha criticato le opposizioni per aver preferito il referendum invece di portare avanti le proposte in Parlamento.

Meloni ha ribadito che “non votare al referendum è un mio diritto, è diritto di tutti”, sottolineando come l’astensione sia una scelta legittima e rispettabile. La premier ha inoltre criticato le proposte di alcuni partiti di centrosinistra, che in passato hanno optato per l’astensione, e ha evidenziato come il governo preferisca affrontare le questioni in modo istituzionale piuttosto che attraverso consultazioni popolari.

**Il clima politico si infiamma in vista del voto**

Il dibattito si accende in un contesto di grande attesa e tensione, con le opposizioni che cercano di mobilitare gli elettori e il governo che difende la propria posizione. La partecipazione al voto sarà determinante per il futuro delle politiche sul lavoro e sulla cittadinanza, e il risultato potrebbe influenzare le prossime scelte legislative e politiche del Paese.

Mancano pochi giorni all’appuntamento elettorale, e il Paese si prepara a vivere un momento di grande partecipazione democratica, tra appelli alla mobilitazione e diritti di scelta individuale.

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