Consigliere comunale di sinistra offende la Meloni: “Sei una z…”. E la Boldrini tace

Ancora pesanti insulti contro Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia si è astenuta sulla proposta della senatrice a vita Liliana Segre di istituire una commissione di controllo contro odio, razzismo e antisemitismo. E Giorgia Meloni è stata pesantemente insultata su Facebook dal capogruppo di minoranza del consiglio comunale di Santo Stefano, Roger De Bernardin. Usa un linguaggio sessista, volgare e offensivo definendola “zoccola”. I deputati bellunesi di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo e Marco Osnato chiedono subito l’intervento del prefetto di Belluno. Duro anche l’assessore regionale Elena Donazzan: «Inaccettabile. De Bernardin chieda pubblicamente scusa». Ma come ricostruisce il Gazzettino, De Bernardin non ha risposto. E l’ex sindaco Alessandra Buzzo si è limitata a dire: «Non si risponde all’odio fomentando l’odio».

Insulti alla Meloni, FdI: «Il consigliere comunale di dimetta»
«Ho già attivato il prefetto di Belluno – dice De Carlo al Gazzettino – A parte le intollerabili e inaccettabili offese su un tema che come Fratelli d’Italia abbiamo già chiarito, trovo gravissimo che queste vengano da un rappresentante delle istituzioni come un consigliere comunale, seppur di minoranza. Voglio ringraziare tutti quei cittadini di Santo Stefano che lo scorso 26 maggio hanno fatto sì che questa persona non diventasse sindaco. Questa è l’ennesima dimostrazione dell’intolleranza di quelli che poi a parole si dichiarano i più tolleranti e accoglienti del mondo: dopo averla messa in una foto a testa in giù, rievocando Piazzale Loreto, ora quella stessa parte politica insulta gratuitamente una donna, una mamma e solo infine un personaggio politico come Giorgia Meloni – conclude De Carlo – Qualcuno vuole atteggiarsi a paladino della sinistra per avere un po’ di visibilità, ma finisce solamente per mettere in luce tutto il suo fanatismo». E Laura Boldrini, paladina della battaglia contro gli haters sui social? Al momento tace…

Donazzan: «Fatto gravissimo»
«Una persona così non può sedere in un’istituzione: deve dimettersi subito – prosegue Osnato – Chi si comporta in questo modo non può sedere in consiglio comunale: è un comportamento scandaloso, reiterato e intollerabile per un rappresentante istituzionale. Deve andare via al più presto da un luogo dove il confronto anche duro è sempre ben accetto, ma nei limiti del rispetto delle persone». Dura anche la Donazzan: «È un fatto gravissimo. È l’ennesima prova che la sinistra predica bene e razzola male. Vedremo ora se gli intellettuali “de’ noantri” e le donne di sinistra si dissoceranno da questa affermazione come loro stessi avrebbero chiesto a ruoli invertiti».