Confisca delle navi e sanzioni: ecco il nuovo piano anti Ong

Sanzioni fino a 50mila euro, confisca della nave e un fondo per i rimpatri. Ma anche una stretta su chi provoca disordini in piazza.

Matteo Salvini è pronto a portare in Consiglio dei ministri il suo decreto sicurezza bis, aggiornato dopo l’ennesimo sbarco dalla Sea Watch e gli scontri in piazza del weekend.

La nuova bozza trapelata prevede così – oltre alle norme già presentate nei giorni scorsi che danno al Ministero dell’Interno più potere nella gestione dei porti – pene pecuniarie per le navi che fanno sbarcare migranti clandestini in Italia “salvo che non si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale”. In particolare l’articolo 12 impone sanzioni dai 10 ai 50mila euro per comandante, armatore o proprietario delle imbarcazioni e la confisca del natante se il numero di stranieri irregolari trasportati è superiore a 100 o in caso di reiterazione del reato.

A questo si aggiunge anche un fondo ad hoc per favorire i rimpatri dei migranti irregolari. Si parla per il solo 2019 di 2 milioni stanziati dal governo per finanziare “interventi di cooperazione mediante sostegno al bilancio generale o settoriale ovvero intese bilaterali, comunque denominate, con finalità premiali per la particolare collaborazione nel settore della riammissione di soggetti irregolari presenti sul territorio nazionale e provenienti da Stati non appartenenti all’Unione Europea”.

Arrivano poi norme più severe per chi provoca disordini durante manifestazioni di piazza con pene che vanno da uno a tre anni di carcere per chi “ostacola il pubblico ufficiale” e fino a quattro anni per chi lancia fumogeni o petardi, ma anche oggetti contundenti. Inoltre chi distrugge il suolo pubblico “è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.