COMPLICAZIONE VENOSA, SI MANIFESTA CON QUESTI SINTOMI

 

Stamattina gli italiani sono rimasti letteralmente sconvolti dalla notizia del decesso di Maria Giovanna Maglie. La giornalista, scrittrice e opinionista aveva 70 anni. Il triste annuncio della sua dipartita è stato dato dalla sua amica,  Francesca Chaouqui, che era accanto a lei al momento del trapasso, avvenuto al San Camillo di Roma.

La Chaouqui su Twitter, ha scritto: “Amici miei, Maria Giovanna Maglie è tornata questa mattina alla Casa del Padre . È stata portata al San Camillo Forlanini la scorsa notte per una complicazione venosa ed è spirata poco fa. Ero accanto a lei, ha lottato fino alla fine come sempre. Adesso è in pace”. 

Un terzo della popolazione adulta presenta disturbi venosi che si possono manifestare con la semplice presenza di teleangectasie,  più comunemente chiamate capillari, e varici, fino a quadri molto più importanti come edemi, ossia gonfiori degli arti inferiori, ulcere venose e complicanze trombotiche del sistema venoso profondo e/o superficiale.

Ma che cosa si intende per complicazione venosa e quali sono i suoi sintomi? Sono in tanti gli utenti che, in queste ore, stanno cercando di reperire maggiori  sul web, allo scopo di capire come poter tempestivamente individuare  la patologia e come comportarsi.

Non ci resta che vedere insieme quali sono i sintomi di una complicazione venosa; la stessa che, per intenderci, ha colpito la giornalista Maria Giovanna Maglie, deceduta nelle scorse ore.

La complicazione venosa può riferirsi a diverse condizioni o problemi che coinvolgono il sistema venoso del corpo. Il sistema venoso è responsabile del trasporto del deossigenato dai tessuti periferici verso il cuore. Alcune delle complicazioni venose più comuni includono i seguenti sintomi: ulcere venose,  ossia aperte, spesso dolorose e difficilmente guaribili.

Trattandosi di ferite aperte, possono infettarsi e questo può aggravare il quadro clinico del paziente.  Esse si formano in quanto, come ben noto, la circolazione del sangue serve a portare ossigeno e nutrienti a tutti i tessuti del corpo. In caso di cattiva circolazione,  alcuni tessuti ricevono poco nutrimento per cui le loro cellule iniziano a morire e il risultato è la formazione di un’ulcera.

L’insufficienza venosa può favorire la trombosi venosa profonda o quella superficiale, detta anche tromboflebite. In entrambi i casi si tratta di un coagulo di sangue che ostruisce il normale flusso sanguigno in una vena della gamba. Nel caso di trombosi profonda il blocco è in una vena profonda, nel caso di trombosi superficiale in una vena superficiale. Questi disturbi possono diventare molto pericolosi se il coagulo di lascia gli arti inferiori e blocca una delle arterie polmonari causando un’embolia polmonare, con conseguenze potenzialmente fatali. 

Le varici possono sporgere molto dalla pelle delle gambe. Questo le espone al rischio di sanguinamento. A volte può bastare un semplice urto per provocare un’emorragia. In presenza di problemi di circolazione il corpo può avere difficoltà a fermare l’emorragia, con notevoli rischi per la salute.È importante consultare un medico se si sospetta di avere una complicazione venosa per una valutazione accurata e un adeguato trattamento. Le opzioni di trattamento possono variare a seconda del tipo e della gravità della complicazione venosa.

Importante è sempre la diagnosi, basata sull’l’osservazione medica diretta delle lesioni (esame obiettivo) e nell’anamnesi (raccolta dei sintomi riportati dal paziente). Il medico. se lo ritiene opportuno, può consigliare un ecodoppler, al fine di valutare la funzionalità delle vene e l’eventuale compromissione morfologica.