Claudio Foti si difende in tv: “Mai fatto elettrochoc a bimbi”

 

Claudio Foti torna a parlare dei fatti che lo vedono coinvolto nella sconvolgente inchiesta della Procura di Reggio Emilia su i bambini di Bibbiano.

Dai racconti dell’indagato il copione si capovolge e, il terapeuta, da carnefice diventa vittima. Bersaglio ingiustificato di un accanimento mediatico.

“Mi sono svegliato in un mondo mediatico che non immaginavo… per certi versi da questo sogno non mi sono mai ripreso…il sogno, anzi l’incubo continua”, dice a Quarto Grado indossando la maschera del perseguitato, dell’uomo attaccato, ingiustamente, dalle false accuse dei media, perseveranti, secondo lui, nel costruire finti scandali da accreditare al suo nome. Tutto falso insomma, secondo il padre della “Hansel e Gretel” che a chi gli chiede se ha mai “ascoltato i bambini suoi pazienti” risponde: “Ho fatto il possibile per farlo, ho fatto del mio meglio”.

“Non è vero che non ho laurea, nè, tantomeno, che facevo elettrochoc sui bambini”, dichiara l’indagato. Secondo cui ciò a cui si riferivano i media nella loro “deformazione della realtà” non era altro che uno strumento che sostiene di non aver mai utilizzato.

In realtà, il macchinario utilizzato per mettere in pratica la tecnica dell’Emdr (particolare metodo utilizzato per lo più in America nei casi gravi di stress post traumatico) è stato ritrovato nelle sale del centro “La Cura” dove proprio gli operatori della “Hansel e Gretel” lavoravano con i bambini di Bibbiano. Dalle intercettazioni, riportate nelle carte della procura, si evince che veniva descritto ai bambini come una “macchinetta dei ricordi”, capace di rimuovere tutti i brutti episodi passati dalla mente dei piccoli.

Ipotesi confermata anche da una delle bambine seguite dagli psicologi e dai servizi sociali della Val d’Enza. La minore dopo aver affrontato una serie di sedute con i terapeuti della Onlus di Foti aveva confessato gli abusi sessuali da parte del padre. Abusi poi smentiti davanti ai magistrati che, dopo lo scoppio dell’inchiesta “Angeli e Demoni”, indagavano su Bibbiano.

Durante l’interrogatorio, la ragazza, ormai maggiorenne, ha descritto con chiarezza tutto ciò a cui Claudio Foti l’aveva sottoposta. Raccontando, con precisione, di quando il terapeuta la chiuse assieme a lui in una stanza a vetri per mostrare ai suoi allievi come funzionava la tecnica dell’Emdr. “Con tali modalità – si legge nell’ordinanza della procura di Reggio Emilia – l’indagato convinceva la minore dell’avvenuta commissione dei citati abusi ai suoi danni durante l’infanzia, una circostanza fino a quel momento non presente nei suoi ricordi, e che l’ abusante fosse suo padre”. Tutto questo anche con l’ausilio di un macchinario, certamente suggestionante per la piccola che, in quel momento, si trovava rinchiusa in una stanza a vetri per essere utilizzata come cavia per le dimostrazioni ai seguaci di Foti.

Eppure Foti queste circostanze pare non averle mai vissute: “Foti usa i pazienti come cavia? Ma scherziamo?”, dice allibito e con aria sorpresa durante il colloquio con la giornalista. In effetti come potrebbe ammettere lo psicologo di aver utilizzato un metodo che, per legge, non avrebbe potuto praticare?

Per utilizzare la tecnica Emdr è infatti necessario avere delle competenze specifiche. Competenze che, tutti gli operatori della Hansel e Gretel, di fatto non avevano. “Claudio Foti e Nadia Bolognini hanno fatto il corso base 13 anni fa e non si sono mai aggiornati”, dice la dottoressa Isabel Fernandez, presidente dell’associazione Emdr Italia. In pratica, i coniugi, si sono limitati a frequentare un corso base della durata di tre giorni. Ma, spiega ancora la Fernandez, in un’intervista a La Verità, “la frequentazione di questo corso non basta a diventare un terapeuta Emdr. Per diventarlo devi fare 20 ore di supervisione, un supervisore senior ti deve veder lavorare e deve verificare che tu lavori bene”.

“Non pensavo a questo tipo di deformazioni a questa escalation di bufale ai miei danni”, ha dichiarato Claudio Foti. Sembra di sentire la voce di tutti quei genitori a cui, con false relazioni e pretesti infondati, hanno strappato via l’amore più grande della loro vita.