Chi è Lerry Gnoli, l’uomo che ha travolto con la ruspa Elisa Spadavecchia. L’orribile scoperta
Pinarella di Cervia (RA) – Un sabato di maggio, baciato dal sole e animato dai primi bagnanti, si è trasformato in una scena di orrore a Pinarella di Cervia. Una tragedia ha spezzato la quiete della località balneare, quando una ruspa, guidata da Lerry Gnoli, ha travolto e ucciso Elisa Spadavecchia, una turista 66enne in vacanza con il marito. L’incidente ha scatenato un’indagine per omicidio colposo, con pesanti interrogativi sulla legittimità dei lavori in corso e sul passato giudiziario del conducente.
Le prime ore dopo l’incidente sono state segnate dalla costernazione e dal dolore. Il rumore delle onde ha ceduto il passo alle urla, mentre la spiaggia, gremita di famiglie, si è trasformata in un cantiere di indagini. Le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente, hanno delimitato l’area, allontanando i bagnanti e avviando i primi rilievi.
L’attenzione degli investigatori si è subito concentrata su Lerry Gnoli, 54enne del Cesenate, proprietario di un’impresa di movimentazione terra. L’uomo si trovava sulla spiaggia a bordo della ruspa, apparentemente per effettuare dei lavori di spianamento. Le analisi tossicologiche sono in corso, mentre l’etilometro ha dato esito negativo.
Ma il nome di Gnoli non è nuovo agli archivi giudiziari. Il 3 marzo 2022, a Pisignano di Cervia, aveva già provocato la morte di Giuseppe Quercioli, 83 anni, investito mentre usciva dalla chiesa. In quell’occasione, l’uomo era risultato positivo agli stupefacenti e, a seguito dell’incidente, la sua patente era stata revocata con decreto del prefetto di Ravenna. Un dettaglio cruciale, che getta un’ombra inquietante sulla vicenda: sabato, a Pinarella, Gnoli non avrebbe potuto guidare alcun mezzo.
L’indagine, condotta dalla pm Lucrezia Ciriello, si concentra ora su diversi fronti. Oltre alle analisi tossicologiche, si sta cercando di accertare l’esatta dinamica dell’incidente e di ricostruire le circostanze che hanno portato alla presenza della ruspa sulla spiaggia. In particolare, si cerca di capire chi ha ordinato i lavori e con quale autorizzazione.
La cooperativa bagnini di Cervia ha negato qualsiasi coinvolgimento, escludendo di aver affidato appalti per lavori di spianamento. Anche il Comune conferma di non aver rilasciato alcuna autorizzazione. Gli inquirenti sospettano quindi un’iniziativa privata, forse un singolo concessionario che avrebbe chiesto un favore in modo informale. L’area dove è avvenuto l’incidente è infatti vicina ad alcune colonie marine, gestite anche da enti pubblici, che non fanno parte della cooperativa.
La pm Ciriello ha effettuato un sopralluogo sul luogo dell’incidente nella mattinata di domenica 25 maggio, per raccogliere elementi utili alle indagini. L’obiettivo è quello di fare luce su tutte le zone d’ombra di questa tragica vicenda, che ha lasciato la comunità di Pinarella di Cervia sotto shock e in attesa di risposte.