C’è il sondaggione sulla crisi Cresce Forza Italia. E Renzi…

Dal punto di vista dei consensi, quello di Matteo Renzi è stato un azzardo.

La decisione di lasciare la maggioranza e ritirare i suoi ministri dal Conte bis non è stata accolta con entusiasmo dai sostenitori di Italia viva, che continua a calare nelle preferenze. Come riporta il Corriere della sera, la percentuale di elettori che non ha capito i motivi dello strappo (42%) è quasi pari a quella di chi dice di averlo capito (45%). Una divisione netta degli italiani, che per la maggior parte (44%) ritengono sia comunque il frutto delle ambizioni del rottamatore, per se stesso e per il suo partito. E tra chi ha detto di aver compreso le ragioni della rottura, questa percentuale sale ulteriormente fino a toccare il 52%. Inevitabili le ripercussioni sui consensi di Italia viva.

I più critici nei confronti di Matteo Renzi sono gli elettori del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle , uno scenario ampiamente prevedibile. Più miti i giudizi degli elettori del centrodestra, che seppure in larga parte ritengano sia stata una mossa fatta per interessi personali di Renzi, attribuiscono ampie responsabilità anche a Giuseppe Conte. Il Corriere, inoltre, fa notare che la maggioranza di quelli che dichiarano di non aver compreso le ragioni dello strappo di Matteo Renzi, attribuscono la responsabilità proprio al leader di Italia viva. Un giudizio ragionevolmente influenzato da giudizi pregiudizievoli. Ed è forse questo il motivo che ha portato il 43% degli intervistati a dichiarare che l’esperienza di governo di Giuseppe Conte debba andare avanti con il terzo mandato. Il 36%, invece, ritiene conclusa l’esperienza di governo del professore.

Sebbene lo scenario che prevede le elezioni anticipate nel 2021 sia uno nei meno probabili nell’attuale situazione, i partiti guardano con grande interesse alle intenzioni di foto degli italiani. Il risultato del sondaggio condotto dal Corsera sono del tutto favorevoli al centrodestra. Forza Italia guadagna terreno e supera la soglia del 10% (10,2%), un traguardo importante per il partito di Silvio Berlusconi, che deriva dall’incremento dei moderati. Questo risultato fa il paio con il 15% di Fratelli d’Italia e con il 23,1% della Lega. I tre partiti principali della coalizione hanno insieme il 48,3% dei consensi nelle intenzioni di voto degli italiani, quasi la maggioranza assoluta.

Scendono sotto il 20% (19,9%) i consensi per il Partito democratico, che si conferma secondo partito italiano, e staccato si piazza il Movimento 5 Stelle. Decisamente molto staccato, con meno del 5% delle preferenze in flessione, c’è il partito di Matteo Renzi. Italia Viva ha perso 0,6 punti percentuali dall’ultima rilevazione e ora ha il 2,4% dei consensi. L’area degli astensionisti è molto ampia ed è circa il 39% degli intervistati, che a oggi rappresenta il segmento elettorale più numeroso. Questo è il bacino al quale, in caso di elezioni, dovranno puntare i partiti, riprendendosi la fiducia degli italiani traditi o delusi.