Carramba, che fortuna. Miriana Trevisan attacca Salvini: «Istiga alla violenza»

Dalla Ruota della fortuna si tuffa nella Corrida, non quella di Corrado o Gerry Scotti, ma quella politica. Miriana Trevisan, in un’intervista al Corriere della Sera, trova l’occasione di mettersi sotto i riflettori scagliandosi contro Salvini: «Non apprezzo le persone che istigano alla violenza». Alla lista degli umani contro i disumani mancava solo lei. Ha recuperato terreno, attaccando il mostro che – a suo dire – «fa una propaganda troppo forte». Non le va giù l’azione del vicepremier leghista sull’immigrazione: «Io tendo a riconoscere gli altri come esseri umani», ci tiene a puntualizzare. Il contrasto ai clandestini, secondo la filosofia della Trevisan, «porta odio. Le persone – afferma – non possono diventare uno scarto. Né si dovrebbe creare emarginazione, alimentare la paura o istigare la rabbia». Eppure Salvini aveva confessato che da ragazzo aveva il poster della Trevisan nella sua cameretta. Già in passato lei aveva tagliato corto: «Non ho alcun interesse per i suoi gusti giovanili, non lo stimo». E ora lei fa anche ironia sul fatto che una donna possa considerare il vicepremier leghista un uomo interessante: «Non l’avrei mai immaginato, è una cosa che mi fa sorridere». La Trevisan avrebbe conosciuto personalmente Salvini durante alcune feste. Non si sa se prima o dopo Carramba, che sorpresa: «Mi è sembrato un signorotto molti simpatico, ma niente di che», dice. «Capisco, c’è il fascino del potere. Per me, il potere è essere integri, avere onestà e un senso di giustizia molto alto. Io sono apolitica, ma ho idee che sono sfumature di pace, di serenità e mai di voler male agli altri».

 

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