Carabiniere picchiato dall’immigrato, l’ira della Meloni: “Basta, serve il pugno di ferro”

 

Massima solidarietà da parte della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al carabiniere brutalmente malmenato ad Avezzano. “Aggressioni a danno dei nostri uomini e donne in divisa sono ormai all’ordine del giorno: non è tollerabile. Fratelli d’Italia continua a chiedere pene più severe per chi aggredisce o minaccia le Forze dell’Ordine ma anche risorse e mezzi per poter svolgere al meglio il loro lavoro. Abbiamo il dovere di difendere chi ci difende”.

L’aggressione al carabiniere
Hanno fatto il giro del web, nelle scorse ore, le immagini di quel carabiniere ricoperto di sangue, con la camicia di servizio macchiata fino al petto. Ma cos’era accaduto ad Avezzano, in provincia dell’Aquila? Nel pomeriggio di ieri una volante si era fermata davanti alla sede della Caritas: c’era un immigrato molto agitato e qualcuno aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. La reazione dell’uomo, al tentativo dei carabinieri di bloccarlo a terra, era stata violentissima. Con due cazzotti al viso era stato colpito Vito Lamendola: tanto il sangue sgorgato dalle ferite, così profonde da richiere un’operazione maxillo facciale.

Il carabiniere è tuttora ricoverato all’ospedale de L’Aquila. Sdegno e solidarietà alle forze dell’ordine sono arrivate, come spesso accade, solo da destra.

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