Caparezza, “Addio”: la malattia ha avuto la meglio. La triste notizia è appena arrivata

Esuberante, sfrontato, carismatico, poliedrico, divertente, irriverente, Caparezza, pseudonimo di Michele Salvemini, è un rapper, cantautore e produttore discografico italiano che ha riscosso sempre un grandissimo successo proprio per il suo stile sopra le righe, mai scontato.

Definito, non a caso ,come il rivoluzionario della musica rap italiana, ha deciso di lasciare da parte le storie di scontri di periferia, spesso al centro dei testi cantati dai suoi colleghi sulla scia degli artisti americani, improntando i suoi brani sulla critica sociale e sulla sua innata ironia.

La brutta notizia
Classe 1973, nato sotto il segno della Bilancia, pugliese, Caparezza, in un’intervista a tutto tondo a “Il Resto del Carlino” ha parlato a lungo dei suoi problemi di salute, dando una notizia che ha sconvolto letteralmente i suoi numerosi fan. Purtroppo, a causa della sua malattia, è costretto a smettere con i concerti. Il rapper soffre di acufene, non a caso, nella canzone Larsen, dice: “Fischia l’orecchio, infuria l’acufene”. Uno stop resosi necessario per non rischiare troppo. “Faccio questi 20 e mi fermo”, ha dichiarato, spiegando che l’acufene e l’ipoacusia gli impediscono di tenere lunghi giri di concerti come accadeva in passato.

Sono ormai 7 anni che convive con questa malattia e in tanti gli hanno consigliato a chi rivolgersi per una visita ma non sembra esser cambiato nulla. Per questo motivo ha deciso di non andare più alla ricerca di cure miracolose per il suo deficit cognitivo. Un vero e proprio dramma per chi di musica ha sempre vissuto, al quale Caparezza si è dovuto rassegnare. Nello sfogo a “Il Resto del Carlino”, senza giri di parole, ha dichiarato qual è stato il suo primo pensiero dopo la diagnosi:“Lì per lì, quando ho scoperto di non poter più ascoltare la musica in cuffia, sono andato in crisi, pensando al mio corpo come a una prigione. Così ho provato di tutto, pillole, iniezioni, psicoterapia, ma alla fine ho capito che dovrò semplicemente tenermelo e magari pensare ad altro, distrarmi”.

Essendo il suo problema figlio proprio dell’attività live, esso può essere tenuto a bada solo riducendo al minimo il numero dei concerti, quindi per un bel po di tempo non lo vedremo più sul palco anche se, al momento, non sappiamo quando e come avverrà il suo ritorno. Una decisione sofferta ma inevitabile per non compromettere ulteriormente le sue condizioni di salute. Intanto i fan sono devastati da questa bruttissima notizia.