CAFFÈ CONTAMINATO: COSA SI RISCHIA E QUAL È IL MARCHIO DA EVITARE

Il Ministero della Salute in queste ultime settimane ha proceduto a ritirare dal mercato diversi lotti di prodotti che, se consumati, sarebbero potuti essere un rischio per la salute umana. Recentemente ha destato apprensione il caso degli ovetti Kinder prodotti dalla Ferrero, ovvero i Shoko Bons. Per quest’ultimo caso l’allarme ha riguardato l’infezione da salmonella, forse provocata proprio dal cioccolato consumato dai più piccoli. Ma anche della lasagne al ragù sono state ritirate dal mercato.

Nelle scorse ore con un’altra circolare, il Ministero della Salute ha provveduto a ritirare il latte in polvere a marchio Milk & Lait, che sarebbe stato prodotto in uno stabilimento non conforme agli standard aziendali. Il prodotto viene venduto in barattoli dalla capienza di 400 grammi, ed è prodotto dalla World Trade Srl di località Torre Lupara a Pastorano, località del casertano. La distribuzione del prodotto è affidata a Alimenti del Mondo-Italia Srl. Il Ministero ha però proceduto a ritirare altri prodotti.

CAFFÈ RITIRATO DAL MERCATO
Secondo quanto riferisce la stampa nazionale un noto marchi di caffè è stato ritirato in via del tutto precauzionale dal mercato. Si tratta del caffè a marchio Juanito e la notizia è stata diffusa da Tuodì e da Fresco Market, due delle più importanti catene di supermercati. La notizia è stata riportata da “Il Fatto alimentare” che specifica che il prodotto in questione è venduto in confezioni da 250 grammi con il numero di lotto D06X e con termine minimo di conservazione (Tmc) 06/04/2024

Le catene di supermercati su indicate hanno consigliato ai loro clienti di restituire tali confezioni appartenenti a questo lotto. Ci si può recare nei supermercati in questioni per riconsegnare la merce, per cui i clienti in cambio potranno avere o un rimborso oppure sostituire il caffè con un altro prodotto.

Il caffè Junanito avrebbe superato il limite di ocratossina A previsto dalla legge. L’ocratossina A è una micotossina che si trova nei cereali, nel caffè, nella frutta secca e nel vino e può causare danni all’interno dell’organismo in quanto è una sostanza capace di legarsi alle siero-albumine del sangue.