Bus in fiamme e i BUONISTI ancora NEGANO l’evidenza? La furia di Capuozzo.
La sinistra si impunta sul fatto che il senegalese avesse la cittadinanza italiana. E basta questo?
Integrazione e Cittadinanza sono due cose distinte, ripete Capuozzo, dopo le assurde affermazioni mosse dai buonisti di sinistra.
Leggiamo Il Giornale:
L’attacco di ieri è, a tutti gli effetti, un attentato. La matrice questa volta non è quella islamista. L’Isis e Al Qaeda non c’entrano nulla. C’entra il dolore di un padre che ha visto morire le sue tre figlie in mare e c’entra l’odio nei confronti dell’attuale governo accusato di provocare le morti in mare.
Il senegalese aveva preparato tutto fin nei minimi dettagli, come raccontava ieri Tino, uno studente che era a bordo sull’autobus, a ilGiornale.it: “Anche le tendine erano cosparse d’olio in modo tale da prendere fuoco più facilmente“. Nonostante la paura, bisogna ora porsi alcuni interrogativi, come ha fatto Toni Capuozzo sul suo profilo Facebook:
“La vicenda del bus (‘qui nessuno uscirà vivo’) mette paura. Ed è inutile farsi scudo della follia dell”autista’: aveva pianificato l’orrore, ed espresso idee pericolosamente lucide. Fa paura perché porta a chiedersi se davvero la cittadinanza voglia dire integrazione, se davvero qualcuno si senta autorizzato a pensare che le morti nel Mediterraneo siano colpa dell’Italia e non degli scafisti e di chi li incoraggia a partire, se cinquantuno ragazzini possano essere ritenuti responsabili di qualcosa“.
Ed è inevitabile che una tragedia sfiorata come quella di ieri ha portato un intero paese a piombare nella paura. Quella paura che oggi bussa alle porte di tutti. E qui l’Isis non c’entra. Qui si tratta di migranti arrabbiati e impauriti che popolano i nostri territori.