Bologna, pesta e ferisce 3 agenti: clandestino torna subito libero

Ha molestato pesantemente i clienti di un supermercato di Bologna, quindi si è scagliato contro gli agenti intervenuti sul posto mandandone tre al pronto soccorso.

Si tratta di un nigeriano di 31 anni, che durante lo scorso venerdì si è reso protagonista di una serie di disordini alla Esselunga di Santa Viola, nella periferia della città. Le intemperanze dello straniero hanno infastidito e spaventato numerosi avventori, i quali hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Sul posto è pertanto sopraggiunta una volante della polizia di Stato, cosa che ha fatto letteralmente dare in escandescenze l’africano. Aggrediti con violenza ben 3 agenti, che dopo una colluttazione sono riusciti con grande difficoltà a far scattare le manette ai polsi del facinoroso.

Per i feriti si è reso necessario il trasporto in ospedale, a causa dei traumi riportati nello svolgimento del proprio dovere. Colpito alla testa, uno dei poliziotti ha riportato un trauma cranico, ricevendo una prognosi di 15 giorni, mentre 7 e 5 sono quelli assegnati ai suoi colleghi per i lividi e le escoriazioni subìte.

Il nigeriano non avrebbe dovuto più trovarsi nel nostro paese, dato che era già stato colpito da un decreto di espulsione, ovviamente mai ottemperato. Tuttavia tutto ciò non è stato sufficiente a far si che il giudice di turno, durante il processo, determinasse per lui la misura cautelare del carcere, rimettendolo subito in libertà. Poche ore dopo la brutale aggressione contro gli agenti, l’africano torna per le strade perché non esistono presupposti di reiterazione del reato.

A riferire l’increscioso episodio è il Sap, sindacato autonomo di polizia, che pubblica un comunicato sul suo portale online. “Abbiamo iniziato a contare le aggressioni ai nostri colleghi, postando una cartolina sui nostri canali social. Abbiamo iniziato il 1° giugno e, ad oggi, le aggressioni sono già 10. L’ultima è avvenuta ieri mattina a Bologna”.

Il segretario generale Stefano Paoloni si dice amareggiato e preoccupato per la situazione.”Siamo lasciati soli. Siamo fin troppo rispettosi del lavoro della Magistratura, ma non è ammissibile rimettere in libertà chi ha usato violenza contro tre uomini in divisa che in quel momento rappresentano lo Stato. Queste decisioni li legittimano a continuare alimentando in loro il senso di impunità. Confidiamo in una celere approvazione del Decreto Sicurezza Bis affinché chi si macchia di questi reati sia punito severamente e non lasciato libero di aggredire il prossimo collega”.